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L'analisi

Benfica-Fenerbahce, sfida di filosofie: fabbrica di talenti contro veterani affermati

Stefano Sorce
Stefano Sorce
Il ritorno di Champions League tra lusitani e turchi, mette di fronte la freschezza ed il talento della squadra di Bruno Lage, contro l'esperienza dei big affermati della squadra di Josè Mourinho
00:09 min

Il 27 agosto il Benfica ospiterà il Fenerbahce nella gara di ritorno dei playoff di Champions League, dopo lo 0-0 dell’andata in Turchia. Una partita che, più che un semplice confronto tra due squadre, mette in scena due filosofie calcistiche opposte.

Il Benfica tra Akturkoglu e Richard Rios

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Da una parte c’è il Benfica, guidato da Bruno Lage, autentica fucina di giovani talenti. Tra i protagonisti spiccano il portiere ucraino Trubin, il difensore portoghese Antonio Silva, e il fantasista turco Akturkoglu. A centrocampo si affacciano giovani promesse come il colombiano Richard Rios, il portoghese Florentino Luis e l’ex Juventus Barrenechea, mentre in attacco il greco Pavlidis, il portoghese Bruma e l’argentino Prestianni completano un organico dinamico, creativo e in costante evoluzione.

Il Benfica punta sulla crescita interna, sullo sviluppo dei giovani e sulla capacità di valorizzare talenti pronti a esplodere in contesti internazionali. Completano la rosa di giovani talenti i due norvegesi Aursnes e Schjelderup, il terzino sinistro, ex Roma, Samuel Dahl. Guidati dal capitano Nicolas Otamendi, la chioccia che guida la difesa e lo spogliatoio.

Fenerbahce: Mourinho a caccia di esperienza e concretezza

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Dall’altra parte c’è il Fenerbahce di Josè Mourinho, squadra costruita per vincere oggi e senza paura di investire in nomi affermati. Il capitano Fred, il colombiano Duran e il marocchino En-Nesyri garantiscono esperienza e gol, mentre il terzino portoghese Nelson Semedo, il centrocampista marocchino Amrabat e lo slovacco Skriniar, tutti con trascorsi in Serie A, offrono solidità e conoscenza tattica. Senza dimenticare i brasiliani Talisca e il messicano Edson Alvarez, elementi capaci di fare la differenza nelle sfide internazionali.

Il Fenerbahce punta sull’equilibrio tra talento consolidato e leadership in campo. In porta Mourinho può contare sull'esperienza e la freschezza del croato Dominik Livakovic, sulla tecnica ed il fisico del brasiliano Diego Carlos e sulle sgroppate sulle fasce del neo acquisto Archie Brown e dell'ex Sassuolo Mert Muldur.

La partita si preannuncia quindi come uno scontro tra due mondi: la gioventù e la spregiudicatezza del Benfica contro l’esperienza e la concretezza del Fenerbahce. Dopo il pareggio dell’andata, entrambe le squadre avranno la tensione e la pressione di chi sa che un piccolo errore può costare la qualificazione alla fase a gironi della Champions League.

Chi avrà la meglio tra l’entusiasmo dei giovani e la saggezza dei big? Il Benfica proverà a sfruttare ritmo, tecnica e imprevedibilità, mentre il Fenerbahce cercherà di capitalizzare l’esperienza dei suoi uomini chiave per controllare la partita e colpire nei momenti decisivi. Una sfida, insomma, che promette emozioni e che potrebbe lanciare nuove stelle nel firmamento europeo o confermare l’importanza dei veterani nei grandi palcoscenici.