L'EX INTERISTA FISCHIATO ANCHE IN NAZIONALE

Benfica, Schmidt si gioca il posto nel derby di Lisbona: Joao Mario “traditore” dello Sporting

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Per Roger Schmidt, allenatore del Benfica, c'è in palio molto di più dei tre punti nel cosiddetto "Clásico da Segunda Circular" a Lisbona, contro lo Sporting capolista che è avanti di tre punti
Matteo Minotti

Il campionato portoghese è giunto alla sua undicesima giornata con una delle sue partite più emblematiche, il derby di Lisbona tra Benfica e Sporting questa volta con in gioco non solo l'onore, ma anche la leadership e la posizione di Roger Schmidt.

I leoni dello Sporting sono primi con 28 punti, 3 in più delle aquile del Benfica

I campioni in carica del Benfica, in caso di vittoria nello scontro di domenica, prenderebbero il comando, seppur a parità di punti. Sarebbe più di un trionfo per il Benfica, dato che battere i suoi vicini e acerrimi rivali potrebbe placare, anche se non del tutto, il malcontento che si è annidato tra i tifosi, soprattutto dopo la prestazione in Champions League. Il Benfica ha conosciuto solo sconfitte in Champions League , l'ultima delle quali è stata il 3-1 contro la Real Sociedad, un risultato anche generoso vista la scarsa prestazione dei portoghesi a San Sebastián, E una sconfitta contro lo Sporting, che non è ancora rientrato in campionato in questa stagione, potrebbe avere effetti catastrofici per la squadra guidata da Roger Schmidt.

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Dal canto suo, la squadra biancoverde arriva al derby della Segunda Circular, la strada che attraversa gli stadi di entrambi i club, separati da appena 5 chilometri, con una situazione diametralmente opposta. Solo l'Atalanta, con un 1-2 in Europa League, è riuscita a battere in questa stagione i leoni, guidati in campo dal nazionale svedese Viktor Gyökeres, con 11 reti tra tutte le competizioni. L'allenatore dello Sporting Rúben Amorim conosce bene l'Estádio da Luz, dove ha trascorso gran parte della sua carriera da giocatore, visto che è diventato campione portoghese in 3 occasioni con la maglia del Benfica.

Dall'altra parte ci sarà João Mário, prodotto delle famose giovanili biancoverdi. Mário ha esordito professionalmente allo Sporting e, dopo diversi anni, è tornato nel club, con il quale ha vinto lo scudetto sotto la guida di Amorim. Tuttavia, l'anno successivo è passato al Benfica, cosa che lo ha reso persona non grata per ai tifosi dei leoni, che non gli perdonarono nemmeno i fischi durante una partita della Nazionale portoghese giocata allo Stadio Alvalade.

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