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Brasile, l’arbitro Igor Benvenuto fa marcia indietro: “Sono più utile se torno a fare l’infermiere”

L'arbitro Igor Benvenuto scende in campo contro il virus

Aveva smesso di fare l'infermiere per fare l'arbitro del "Brasilerao"

Redazione DDD

A 39 anni era diventato uno degli arbitri più stimati e conosciuti del suo Paese, il Brasile, ma la pandemia del Coronavirus gli ha fatto vedere la vita da una prospettiva diversa e ora è tornato al suo precedente lavoro: l'infermiere. Protagonista di questa storia è Igor Benevenuto, arbitro del "Brasilerao", quindi la massima serie, e professionista in questa attività a tempo pieno.

Per dedicarvisi aveva lasciato la sua precedenza occupazione di infermiere. Adesso però, a causa del Covid-19, ha deciso di tornare ad essere ciò che era prima che il calcio lo assorbisse e assiste i malati in un ospedale di Sete Lagoas, la città dove vive, a 80 km da Belo Horizonte.

"E' chiaro che ho paura, certamente piu' di quando arbitro una partita, perché ci sono già stati casi di infermieri che, a causa del virus, sono deceduti - ha spiegato ad alcuni media locali -. Questo è un 'nemico' che può colpire chiunque, persone di tutte le età, ma ora la gente ha bisogno di me e non posso tirarmi indietro: qui sono più utile".

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