LE ULTIME PAROLE PRIMA DEL DECOLLO

Brasile, Vinicius quasi titolare contro la Serbia: “Mi picchiano perché mi temono…”

VINICIUS DECOLLA PER IL QATAR
Hanno provato a fermarlo, stando alle sue dichiarazioni, ma...

Redazione DDD

Il gruppo G dei Mondiali in Qatar assomiglia terribilmente a quello di quattro anni fa. Per le insondabili congiunture dei sorteggi, infatti, Brasile, Serbia e Svizzera si ritrovano ancora nello stesso girone. Cambia solo la quarta compagna di giro: in Russia, nel 2018, c'era la Costa Rica, mentre quest'anno tocca al Camerun.

Il Brasile parte da Torino

Verso questi impegni, il Brasile si mette in moto domani. Partenza dall'aeroporto di Caselle (alle 14.30), dopo la mezza giornata libera concessa oggi alla Seleçao da parte del Ct Tite.

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Poco prima di decollare per il Qatar, ecco le parole di Vinicius Junior: "Finalmente arriva il Mondiale, dopo che su di me sono stati commessi interventi davvero sporchi. Nelle ultime partite Rodrygo e io abbiamo sofferto parecchio e temuto il peggio, ovvero di infortunarci e di perdere il Qatar. La verità è che quando cominci a essere considerato un giocatore importante gli avversari picchiano duro e uno dovrebbe imparare a convivere con questo fatto. Io ho imparato a farlo ispirandomi a Neymar, che quando giocava nel Barcellona veniva picchiato tanto come me, e lo stesso è stato per Cristiano Ronaldo nel Real. Mi ha aiutato anche Benzema, dicendomi di restare calmo e di mettermi l'anima in pace, perché se gli avversari ti fanno così tanti falli vuol dire che ti temono. E allora ecco perché io quando ho il pallone cerco di sfidarli, e andar lor via, è una sorta di vendetta calcistica".

Campione d'Europa con il Real Madrid, autore di 10 gol nelle 18 partite ufficiali in cui è stato schierato da Carlo Ancelotti con la maglia merengue nella prima parte della stagione di club, Vinicius Jr adesso pensa solo al Brasile, per il quale potrebbe essere schierato titolare contro la Serbia giovedì 24 novembre al Lusail Stadium in Qatar. Lui ci tiene ad allenarsi bene e a farsi trovare ben preparato, tenendosi alla larga dai luoghi comuni sulla presunte scarsa professionalità dei calciatori brasiliani: "I calciatori della mia generazione hanno imparato molto da quelle del passato, e dai loro errori, è triste vedere come sono stati criticati alcuni grandi campioni del passato, e anche ingiusto visto che hanno fatto molto per il nostro sport. Quindi per me vanno celebrati per ciò che hanno fatto ma dobbiamo anche chiederci in cosa hanno sbagliato e cercare di non ripetere gli stessi errori, dando un'immagine positiva di tutti noi".

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