Al termine della partita tra Al Hilal e MC Alger, valida per la Champions asiatica, il clima si è improvvisamente infiammato. Dopo il fischio finale, i giocatori di entrambe le squadre sono venuti alle mani in una furiosa rissa collettiva. Secondo quanto riferito, la scintilla è stata un gesto provocatorio: un calciatore dell’Al Hilal ha lanciato una bottiglietta d’acqua verso le riserve avversarie. La tensione ha superato ogni limite, tanto che è stato necessario l’intervento della polizia per separare i giocatori delle due squadre e riportare la calma sul campo.
l'episodio
Caos nella Champions asiatica: scoppia la rissa in campo, interviene la polizia

Tafferugli nel finale: la polizia entra in campo
—L’incontro, disputato allo stadio Amahoro di Kigali, ha registrato momenti di alta tensione fin dall’inizio, ma il vero caos è esploso definitivamente al triplice fischio. In quel frangente, un calciatore della formazione sudanese dell'Al Hilal avrebbe lanciato una bottiglietta d’acqua contro la panchina del MC Alger, facendo da miccia per la successiva rissa. Non si è trattato di uno scontro limitato a qualche giocatore sul terreno di gioco: anche gli elementi delle panchine sono intervenuti, e il confronto ha coinvolto numerosi protagonisti delle due squadre.
La situazione è rapidamente degenerata, con calciatori che si inseguivano sul prato, e con lo staff tecnico che cercava di evitare che le due squadre venissero a contatto. Vista la portata degli scontri, le forze dell’ordine sono dovute intervenire in modo deciso: agenti di polizia sono entrati sul terreno di gioco per dividere i giocatori e contenere lo sfogo. Solo così è stato possibile evitare conseguenze ben più gravi. La federazione sarebbe infuriata per l'accaduto e starebbe analizzando tutte le immagini, oltre ai report dei commissari federali e del direttore di gara per assegnare una sanzione esemplare.
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