Dopo la sentenza sul caso Diarra, la Fifa ha annunciato attraverso una nota ufficiale che aprirà dialoghi per rivedere il sistema dei trasferimenti.
La vittoria legale di Lassana Diarra nel contenzioso con la Lokomotiv Mosca ha smosso ufficialmente anche la Fifa, che si è detta pronta ad aprire dialoghi globali sul sistema dei trasferimenti per adattare l'articolo 17 del Regolamento sullo status e il trasferimento dei giocatori. L’annuncio arriva dopo la storica sentenza che potrebbe rappresentare una svolta epocale nel modo di intendere e di fare calciomercato. La Fifa ora ha il dovere di prenderne atto ed adeguare il sistema dei trasferimenti.
Caso Diarra, si muove la Fifa
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Nei prossimi giorni la Fifa inviterà formalmente le parti interessate a commentare e suggerire proposte in relazione all'articolo 17 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori (RSTP). L’articolo, nello specifico, riguarda le conseguenze della risoluzione di un contratto senza giusta causa.
Emilio Garcia Silvero, Chief Legal & Compliance Officer della Fifa, ha infatti spiegato: "La Fifa non vede l'ora di sviluppare ulteriormente il suo quadro normativo, ovviamente tenendo conto delle opinioni e dei contributi di tutte le parti interessate. La Fifa vede la decisione sul caso Diarra come un'opportunità per continuare a modernizzare il suo quadro normativo, che è stato uno degli obiettivi dichiarati del presidente della Fifa dal 2016.
La Fifa avvierà ora un dialogo globale con le principali parti interessate. Insieme a loro, la Fifa determinerà quali conclusioni devono essere tratte dalla decisione Diarra e quali modifiche sono più appropriate e adatte da apportare all'articolo 17 dell'Rstp".
Caso Diarra, cosa significa la sentenza
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Le riflessioni ruoteranno attorno a possibili modifiche del regolamento dopo che la Corte di giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata a favore dell'ex giocatore Lassana Diarra per una vicenda del 2014. Nella fattispecie, la Fifa impedì al francese di firmare per lo Charleroi dopo aver rescisso unilateralmente con la Lokomotiv a causa di debiti non pagati con il club russo.
Nel 2013, Lassana Diarra aveva firmato un contratto di quattro anni con la Lokomotiv Mosca. L’anno successivo, il club ha risolto il contratto per motivi legati ad alcuni comportamenti del calciatore, chiedendo un’indennità di 20 milioni di euro per risoluzione del contratto senza giusta causa. A causa del contenzioso in essere, la stessa Fifa impedì al centrocampista francese di firmare con lo Charleroi, che intanto gli aveva avanzato un’interessante proposta economica.
Secondo la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea, il regolamento applicato dalla Fifa può rappresentare un ostacolo ai diritti dell’uomo, e quindi alla libertà di circolazione dei lavoratori e alla concorrenza.
Ciò non significa liberi tutti. Come spiega Calcio e Finanza, il verdetto stabilisce che “i regolamenti FIFA, nei casi di interruzioni contrattuali in cui non vi sia la cosiddetta “giusta causa”, non possono impedire il trasferimento di un calciatore a priori minacciando una responsabilità del club acquirente in caso di indennizzo o senza rilasciare il certificato internazionale di trasferimento.
Il calciatore potrà quindi trasferirsi in un nuovo club dopo essersi liberato dal rapporto di lavoro precedente, ma la società colpita da questa “perdita” sarà comunque libera di fare causa al calciatore in questione e alla società che deciderà di tesserarlo. Toccherà poi alla Fifa stabilire le responsabilità e quantificare eventuali danni”.