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Una delle storie più curiose e singolari di questa edizione della UEFA Champions League arriva dalla Finlandia. Il KuPS, acronimo di Kuopion Palloseura, campione nazionale in carica, ha affrontato il ritorno del secondo turno preliminare contro il Kairat Almaty in una situazione davvero insolita: nella rosa ufficiale per la partita figurava un solo portiere, senza alcun sostituto disponibile in panchina. Una scelta rischiosa che, unita a una prestazione sottotono, ha segnato l’eliminazione della squadra dalla competizione.
Il KuPS era impegnato in Kazakistan contro il Kairat Almaty per il ritorno del secondo turno preliminare della Champions League. Dopo aver vinto la gara d’andata per 2-0, la squadra finlandese si è presentata alla trasferta con una rosa ridotta, portando con sé un solo estremo difensore. Una condizione limite, considerando che solitamente i club iscritti alle competizioni UEFApresentano almeno due portieri tra i convocati, per prevenire qualsiasi emergenza.
In caso di infortunio o espulsione, infatti, la squadra si sarebbe trovata senza alternative, costretta a schierare un giocatore di movimento tra i pali. Una situazione che sottolinea non solo le difficoltà logistiche delle squadre più piccole, ma anche il coraggio (o la necessità) con cui affrontano sfide di questo livello.
I padroni di casa hanno trovato il primo gol già al 9’, approfittando di una mischia in area e dominando il primo tempo con ben 15 tiri contro zero. Già nei primi 45 minuti il risultato è stato completamente ribaltato con un netto 3-0 per i kazaki .
Nel secondo tempo il KuPS ha cercato una reazione, ma senza efficacia offensiva. Hakala, portiere ospite, ha evitato un passivo peggiore con un paio di buoni interventi, ma non è bastato: la sconfitta per 3-0 ha sancito l’eliminazione dalla Champions con un totale di 3-2 per il Kairat. La presenza di un solo portiere ha sottolineato i limiti strutturali della squadra, che ora dovrà concentrarsi sul percorso in Europa League, dove affronterà il vincente tra RFS e Malmö nel terzo turno preliminare. Un’occasione sfumata, ma anche un’esperienza che resterà nella memoria per la sua unicità
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