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COPA AMERICA NEL CAOS

Copa America e Covid, Cuadrado: “Incertezza fra noi giocatori” – Il Sindacato “Vicini a chi rifiuta”

BARRANQUILLA, COLOMBIA - NOVEMBER 13: Juan Guillermo Cuadrado of Colombia controls the ball during a match between Colombia and Uruguay as part of South American Qualifiers for Qatar 2022 at Estadio Metropolitano on November 13, 2020 in Barranquilla, Colombia. (Photo by Gabriel Aponte/Getty Images)

Sui suoi social, Juan Guillermo Cuadrado, ha parlato della Copa América, una competizione in cui sarà con la Colombia, a causa delle polemiche sull'espansione del COVID-19 in Brasile.

Redazione DDD

Juan Guillermo Cuadrado, giocatore chiave di Juventus e Colombia, ha affermato questo mercoledì che le decisioni della CONMEBOL sulla Copa América, che ora si giocherà in Brasile, creano incertezza tra i giocatori: "Credo che le decisioni della CONMEBOL generino incertezza tra tutti i calciatori, non solo per il rischio che comportano per la salute, ma anche per la tranquillità e le garanzie che tutti i protagonisti richiedono per il normale sviluppo della Copa América", ha detto Cuadrado, 33 anni, in un messaggio pubblicato su Instagram.

 (Photo by Gabriel Aponte/Getty Images)

(Photo by Gabriel Aponte/Getty Images)

La CONMEBOL ha annunciato lunedì che la Copa América, già rinviata lo scorso anno a causa del COVID-19, si giocherà in Brasile, uno dei paesi più colpiti dalla pandemia. La decisione è stata presa dopo che l'Argentina è stata esclusa, proprio per motivi di salute, e la Colombia, l'altra sede condivisa, è coinvolta in un focolaio sociale e politico a cui si deve aggiungere la difficile situazione che sta vivendo anche per il coronavirus. Su questa linea, l'Unione internazionale dei calciatori (FIFPRO) ha espresso martedì la sua "seria preoccupazione" per il trasferimento della Copa América in Brasile a pochi giorni dal torneo, che "potrebbe avere gravi conseguenze per la salute dei calciatori professionisti, il personale e il pubblico in generale. La FIFPRO supporterà naturalmente ogni giocatore che decide di rifiutare la chiamata e di non partecipare al torneo in base ai propri problemi di salute e sicurezza. Come in altre competizioni per squadre nazionali precedentemente giocate durante la pandemia, i giocatori dovrebbero essere in grado di dare priorità alla propria salute e a quella delle loro famiglie senza timore di essere sanzionati", ha aggiunto.

In risposta al sindacato, il presidente della CONMEBOL, Alejandro Domínguez, ha descritto la dichiarazione come "ingiusta e discriminatoria", poiché ritiene che l'organismo che dirige l'unica cosa che ha fatto durante la pandemia "è prendersi cura della salute dei i giocatori e garantire il lavoro degli stessi".

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