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Scozia, Motherwell ko: l'Airdrie ora sogna

Coppa di Lega, impresa Airdrie nel derby: il tecnico del Motherwell sbotta

Emanuele Landi

Il derby del Lanarkshire vede una clamorosa sorpresa dopo vent'anni. I giocatori del Motherwell ora devono svegliarsi come sottolinea il tecnico del Motherwell...

Le imprese nelle coppe fanno parte dell'immaginario collettivo d'oltremanica. Stavolta non si tratta di Fa Cup ma di Coppa di Lega scozzese. L'Airdie ha stupito il più quotato Motherwell: il derby va agli uomini di Ian Murray contro gli  avversari della Premiership, infrangendo un tabù lungo 20 anni. Era dal 2001 che non arrivava una gioia (e che gioia) anche se l'ultimo incontro si è giocato nel 2007. Al New Broomfield bastano una splendida punizione di Rhys McCabe e un gol all'esordio di Scott McGill per mandare in delirio i fan dei Diamonds contro i loro rivali. Le due squadre sono a sei punti nel girone F in Coppa di Lega, con il Queen's Park in cima al girone.

Il tecnico dei Diamonds, Murray, ha dichiarato, come riporta thescottischsun.co.uk: “Sono stato felice per i fan perché ci sono mancati l'anno scorso. Vengono qui e ci supportano al 100% e potremmo non essere sempre perfetti, ma posso garantire che diamo tutto. Quindi posso certamente crederci perché ho detto ai giocatori per tutta la settimana che abbiamo qualità. Potevo vedere un enorme miglioramento in arrivo e probabilmente è arrivato contro la squadra che non ci aspettavamo. Ma pensavo che se ci fossimo presentati avremmo potuto ottenere la vittoria. Se vinciamo sabato saremmo in cima al gruppo. Oggi la soddisfazione è enorme ed esserci è fantastico".

“Non è stata una buona notte per il calcio per noi - ha commentato in maniera amara Graham Alexander, coach del Motherwell -. Quello che mi preoccupa di più è la prestazione settimana dopo settimana, è per questo che ci alleniamo. Non avevamo passo oggi. Nella ripresa abbiamo perso troppi duelli fisici. Dobbiamo iniziare con le persone che prendono sul serio il loro lavoro e devono farlo ogni giorno. Non c'è nessuna fata magica alla fine del giardino per darti una carezza e farti stare meglio. Invece di parlare dobbiamo iniziare a lavorare sodo sul campo di allenamento e l'abbiamo perso sul lato competitivo. Dobbiamo assicurarci di non ripetere mai più questa prestazione del secondo tempo".