DDD
I migliori video scelti dal nostro canale

LE VERITA' DI MARCO ROSSI

Ct Ungheria, Marco Rossi: “Mai avrei immaginato Sinisa allenatore – Szoboszlai fra 2 anni un top”

Marco Rossi (Photo by Stu Forster/Getty Images)

La gioia ungherese più grande per il Ct Marco Rossi: “Mi ha dato una grande soddisfazione la vittoria con la Turchia in trasferta della Nations League, abbiamo giocato 60 minuti di grande calcio”

Redazione DDD

"Marco Rossi, allenatore della nazionale ungherese, protagonista del prossimo Europeo, ai microfoni del canale Instagram di TacaLaMarca si è soffermato su tanti temi, ecco quanto raccolto: "La Nations League è stata una grande soddisfazione, visto che nelle qualificazioni per gli Europei abbiamo giocato contro la Bulgaria, avversario insidioso ma abbordabile e con l’Islanda, che sulla carta poteva sembrare superiore ma in fase calante. Il nostro girone di Nations League era davvero di spessore ed abbiamo dimostrato il nostro valore. Visto la grande tradizione calcistica dell’Ungheria bisogna continuare il percorso di crescita, cercando di entrare tra le prime 25 del Ranking Fifa". Europei, girone di ferro - “Se fossi nei tecnici del nostro girone al prossimo Europeo sicuramente penserei che bisogna ottenere i tre punti con l’Ungheria che può apparire l’anello debole del girone. Dico a me stesso e dirò ai miei ragazzi che è una grande occasione per la nostra carriera e per il nostro futuro affrontare avversari così forti e dobbiamo dimostrare di meritare un palcoscenico di tale importanza”.

"Spezia - “Seguo la Serie A e lo Spezia, dove sono stato il primo anno dell’era Volpi, riuscimmo ad ottenere una promozione in C2 con il ripescaggio a suon di risultati. Lo Spezia rappresenta il mio cruccio visto che non ho continuato a lavorare con loro a causa di alcune incomprensioni. Sono contento di vedere lo Spezia in A, stanno facendo molto bene ed hanno ottime possibilità e Vincenzo Italiano è un tecnico emergente". De Zerbi e i nuovi tecnici - “De Zerbi sta dimostrando il suo valore da diversi anni, noto in generale una tendenza dei giovani tecnici ad aprirsi, uniformandosi alle nuovi correnti di pensiero anche se nel calcio non si inventa nulla". Mihajlovic e Mancini - “Non mi sarei immaginato che tra i miei ex compagni Sinisa Mihajlovic sarebbe diventato un allenatore, visto che era un giocatore estroso e per certi versi mezzo “pazzo”, nelle vesti di allenatore è rimasto lo stesso, una persona genuina e schietta, oltre che parliamo davvero di un ottimo tecnico. Mi aspettavo invece che Mancini sarebbe diventato un tecnico, visto che già in campo era un allenatore che impartiva direttive".

 Dominik Szoboszlai (Photo by Laszlo Szirtesi/Getty Images)

"Dominik Szoboszlai - “Non so nei dettagli come è andata l’operazione, Dominik Szoboszlai avrà preso la sua decisione insieme alla sua famiglia, sicuramente è rimasto nell’ambito della Red Bull, andando in un club che propone gli stessi principi di gioco ma in un campionato che presenta un’intensità diversa. Non ho visto un giovane di pari valore, tra due anni con tutto il rispetto per il Lipsia, credo che possa puntare veramente ai primi dieci club d’Europa. A Marzo 2019 lo convocai quando aveva 18 anni, mi impressionò immediatamente per la sua personalità e per il suo modo di calciare, in tal senso solo due giocatori ho visto tirare in quel modo mi riferisco a Mihajlovic ed Hagi". Gli allenatori che hanno influito - “Gli allenatori si costruiscono in base alle esperienze vissute e allo studio svolto. Personalmente nella mia formazione hanno influito Bielsa che ho avuto come tecnico per pochi mesi nell’America in Messico, c’è stato qualche fraintendimento iniziale, ma per lui nutro una stima enorme. Sta facendo molto bene in Premier. Con Lucescu ho avuto un ottimo rapporto, il primo anno vincemmo il campionato davanti al Pescara di Galeone. Mi ricordo che il nostro apporto fu determinante per il suo relazionarsi con la squadra, visto che era alla sua prima esperienza in Italia.”

tutte le notizie di

Potresti esserti perso