12 pareggi in 22 gare per il K'lautern

Dal titolo in Bundesliga alle sofferenze in 3. Liga: record di pareggi in Europa per il Kaiserslautern

Otto Rehhagel in festa per la vittoria del quarto Meisterschale.

Nella stagione 1997-98 il Kaiserslautern vinse la Bundesliga con Rehhagel in panchina, da tre stagioni è invece relegato nei bassifondi del terzo campionato tedesco.

Enrico Vitolo

Dal Meisterschale alla 3. Liga, dalla rivincita del 1998 alle sofferenze del 2021. Vero è che la storia non si può cambiare, mai e poi mai, ma il presente certe volte sa essere davvero crudele e capace di farti dimenticare il passato. Domandare al Kaiserslautern. Prima capace di regnare in Bundesliga, dopo di arrancare nella terza serie tedesca. Pareggio dopo pareggio. 12 per la precisione, in appena 22 giornate. Tradotto, record. Ad oggi, infatti, tra tutte le categorie professionistiche dei 5 top campionati europei nessuna squadra ha messi insieme più segni “X” nel proprio score personale (a 12 anche il Sunderland in League One e il Sochaux in Ligue 2). Un trend che, condizionato ulteriormente dalle sole 3 vittorie e dalle 7 sconfitte, mette il Kaiserslautern a rischio nuova retrocessione (16° posto in classifica e un solo punto di vantaggio sull’ultimo posto).

Che diventerebbe la terza in dieci stagioni: nel 2017-18 si ritrovò nella 3. Liga, nel 2011-12 invece salutò la Bundesliga. Ma come detto, la storia non potrà mai essere cancellata. Una storia che ha permesso al popolo biancorosso di vivere emozioni indimenticabili nel 1997-98 con la vittoria da neopromossa del suo quarto Meisterschale. Quello era il K'lautern dei miracoli, guidato in panchina da Otto Rehhagel e in campo Ciriaco Sforza. In panchina, invece, la giovane promessa Michael Ballack (alla prima tra i grandi) e il veterano Andreas Brehme (all’ultima da calciatore). Momenti indimenticabili e che rimarranno indelebili per sempre, ma intanto il presente sta provando ad essere davvero crudele.

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