Roberto De Zerbi è sicuramente uno degli allenatori più in ascesa degli ultimi anni. Dal suo percorso al Sassuolo in poi ha dimostrato una crescita costante, facendo esprimere alle sue squadre un bel gioco e riuscendo sempre a raggiungere gli obiettivi stagionali.
Il retroscena
La lite furiosa tra De Zerbi e Koné: il retroscena svelato nel documentario dell’OM

L'allenatore italiano richiede un impegno elevato in allenamento, lui dà il 100% per il club che allena ed esige la stessa percentuale di intensità dai suoi calciatori. Ismael Koné è stato sicuramente uno dei ragazzi che è entrato meno in sintonia con i metodi del tecnico.

La sfuriata di De Zerbi che ha portato alla cessione di Koné
—L'OM ha pubblicato recentemente Sans jamais rien lâcher (traducibile in italiano con "Non mollare mai"), un documentario di 6 episodi che raccoglie i passaggi salienti della passata stagione.
Uno dei momenti che ha attirato maggiormente l'attenzione del pubblico è una scena inedita di una lite, avvenuta nel corso di un allenamento, tra l'allenatore italiano e il centrocampista canadese classe 2002. Nel breve filmato si può vedere il calciatore che riceve palla con la testa bassa, decidendo di tenerla senza passarla ai compagni posizionati di fronte a lui. De Zerbi, che invece voleva un'esercizio con massimo due/tre tocchi, è andato su tutte le furie vedendo l'atteggiamento del suo calciatore.
Da lì ne è nato un infuocato diverbio: "Mio Dio! Quando dico di ridurre i tocchi, riducete i tocchi", ha attaccato il tecnico mandando il giocatore negli spogliatoi. Poi ha incalzato: "Chiama il tuo agente e digli di venire qui". Ed è questo l'istante in cui la discussione rischia di degenerare, con Koné che si volta con atteggiamento minaccioso e si dirige verso l’allenatore. Per evitare il peggio, è stato necessario il pronto intervento dei giocatori e membri dello staff tecnico.

Le parole di Benatia sul ragazzo
—Durante il documentario, anche Mehdi Benatia, ex calciatore e attuale direttore sportivo del Marsiglia, ha commentato l’accaduto: "Isma sapeva… Cosa posso dire? Lo sapeva. Non è un cattivo ragazzo. È arrivato al Marsiglia dal Watford e forse non ha capito subito dove si trovava. Non era al livello due, ma al livello cinque. Forse pensava sarebbe stato facile. Gli abbiamo detto più volte che doveva dare di più".
Anche De Zerbi ha deciso di aggiungere delle parole sul giovane e sulle sue qualità: "È uno dei giocatori con più potenziale che ho visto al Marsiglia, ma non ha sempre avuto un buon comportamento".
© RIPRODUZIONE RISERVATA


/www.derbyderbyderby.it/assets/uploads/202505/f24e115f7da1435f0f048bc9ef95081d.jpg)