derbyderbyderby calcio estero Delusione Mondiale fatale: Troost-Ekong lascia la Nigeria a soli 32 anni

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Delusione Mondiale fatale: Troost-Ekong lascia la Nigeria a soli 32 anni

Troost-Ekong Nigeria
L’eliminazione ai playoff africani, vissuta come una cocente delusione personale e sportiva, ha segnato il suo definitivo passo indietro
Federico Grimaldi
Federico Grimaldi

La mancata qualificazione ai Mondiali 2026 è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: William Troost-Ekongha deciso di dire addio alla Nigeriae di ritirarsi dal calcio internazionale. Il capitano dei Super Eagles, oggi all’Al-Kholood, chiude così a sorpresa una carriera in Nazionale ricca di 83 presenze, tre medaglie e cinque partecipazioni ai principali tornei continentali e mondiali. A 32 anni, il difensore che aveva trascinato la Nigeria fino alla finale della Coppa d’Africa 2023, ha scelto di fermarsi proprio alla vigilia dell’edizione 2025 in Marocco, per la quale figurava tra i pre-convocati. L’eliminazione ai playoff africani, vissuta come una cocente delusione personale e sportiva, ha segnato il suo definitivo passo indietro.

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Nonostante un percorso internazionale di alto livello, la decisione di Troost-Ekong affonda le sue radici anche nel peso psicologico accumulato negli ultimi anni. Durante i quali era diventato non solo il perno difensivo dei Super Eagles, ma anche uno dei loro leader tecnici ed emotivi. In campo era spesso lui a prendersi la responsabilità dei momenti chiave, incluso il ruolo di rigorista, simbolo della fiducia totale che compagni e commissari tecnici riponevano nel suo carattere. La cocente sconfitta nei playoff africani, arrivata dopo una prestazione in cui aveva tentato in ogni modo di tenere unita la squadra, lo ha colpito a livello personale più di quanto fosse apparso all’esterno.

Troost-Ekong Nigeria

La delusione, vissuta quasi come un fallimento generazionale, ha finito per logorarlo, portandolo a riconsiderare il suo rapporto con la maglia verde. Il difensore, tuttavia, non è stato solo un pilastro per la Nigeria, ma ha lasciato tracce importanti anche nel suo passato italiano. Con l’Udinese ha vissuto stagioni intense, diventando un centrale affidabile per la squadra friulana, apprezzato per intelligenza tattica, forza fisica e straordinario spirito di sacrificio. L’esperienza in Italia lo ha forgiato, contribuendo a farlo diventare il leader che la Nigeria ha conosciuto. Ora, con il suo addio, si chiude un capitolo che ha segnato un’intera generazione di tifosi.