Derby di Madrid, ecco dopo due giorni la condanna dell’Atletico: “Espelleremo i colpevoli”

Il Real Madrid ha battuto l'Atlético Madrid nel derby della capitale, 2-1 nel solito duello ad alto tasso di rivalità tra due dei club più importanti della Liga. Tuttavia, il calcio è stato lasciato in secondo piano (purtroppo) a causa dei cori razzisti rivolti a Vinícius (22 anni). E il club dei colchoneros ha preso posizione in tal senso attraverso i suoi canali ufficiali.

Una dura condanna

La nota ufficiale: "L'Atletico Madrid condanna fermamente i cori inammissibili che una minoranza di tifosi ha fatto fuori dallo stadio prima del derby. Il razzismo è uno dei più grandi flagelli della nostra società e purtroppo il mondo del calcio e i club non ne sono esenti. Il nostro club si è sempre caratterizzato per essere uno spazio aperto e inclusivo per tifosi di diverse nazionalità, culture, razze e ceti sociali e pochi non possono offuscare l'immagine di migliaia e migliaia di atleti che sostengono la propria squadra con passione e nel rispetto dei rivali.

Questi cori ci provocano - ha proseguito l'Atletico Madrid - un enorme rifiuto e indignazione e non permetteremo a nessun individuo di nascondersi dietro i nostri colori per pronunciare insulti razzisti o xenofobi. All'Atlético Madrid abbiamo tolleranza zero per il razzismo, il nostro impegno nella lotta contro questo flagello sociale è totale e non ci fermeremo finché non lo elimineremo. Per questo abbiamo contattato le autorità per offrire loro la massima collaborazione nell'indagine sugli eventi avvenuti fuori dallo stadio e chiedere l'identificazione delle persone che hanno partecipato al fine di procedere all'immediata espulsione di coloro che sono soci del club.

Vogliamo inoltre invitare tutti i professionisti legati al mondo del calcio a fare una profonda riflessione. Facendo ancora una volta chiarezza sulla nostra più ferma condanna di questi eventi, che non hanno la minima giustificazione, riteniamo inammissibile quanto accaduto nei giorni precedenti il ​​derby. Ai tifosi vengono richiesti correttezza, fair play e razionalità e, tuttavia, professionisti di diversi settori hanno generato una campagna artificiale durante la settimana, accendendo la miccia delle polemiche senza misurare l'impatto delle loro azioni e manifestazioni.

Il dolore che la famiglia biancorossa prova per questo evento è enorme. Non possiamo permettere che qualcuno associ i nostri tifosi a questo tipo di comportamento e metta in discussione i nostri valori a causa di una minoranza che non ci rappresenta. La nostra decisione è ferma e clamorosa e non ci fermeremo finché non li espelleremo dalla famiglia rojiblanca perché non possono farne parte", si legge nel comunicato dei colchoneros.