Dopo il rinvio del Clasico, il derby dell’Extremadura era una questione politica: niente incidenti a Badajoz

E' finito 1-1 il derby dell'Extremadura in Segunda Division B, la terza divisione spagnola. Il Merida è passato in vantaggio nella ripresa, ma all'89esimo è arrivato il pareggio del CD Badajoz padrone di casa. Era un derby molto atteso, poichè la Commissione statale, dopo aver rinviato per grossi rischi di ordine pubblico il Clasico fra Barcellona e Real Madrid, non poteva permettersi passi falsi e aveva dichiarato questa sfida, anche se delle serie minori, come una partita da giocarsi contro la violenza, il razzismo, la xenofobia e l'intolleranza nello sport come un altro rischio.

Al termine di CD Badajoz-Merida 1-1 non ci sono stati incidenti, soprattutto perchè il ministero dell'Interno aveva predisposto misure di sicurezza eccezionali per un derby di terza serie: 44 agenti dell'unità di prevenzione e reazione (UPR) di Badajoz e un gruppo di agenti di polizia collegati alla stazione di polizia di Merida, hanno scortato fino allo stadio Nuevo Vivero di Badajoz, un impianto inaugurato nel 1998.

Gli incidenti più gravi nel derby trisalgono a cinque anni fa, quando da Mérida sono arrivati 10 autobus a Badajoz, carichi di ultras. Il risultato, 200 sedie di tribuna distrutte dai seguaci della squadra ospite e le accuse a Merida da parte della città di Badajoz, proprietaria dello stadio. In questa nuova occasione, la volontà di entrambi i club è stata però quella di dimenticare quegli incidenti, tanto che alla vigilia entrambi i presidenti hanno partecipato a un'intervista congiunta sulla rete COPE in cui sono stati accompagnati dal sindaco Pacense, Francisco Javier Fragoso, per cercare di tenere alto livello di attenzione contro la violenza nel calcio. All'intervista congiunta non ha preso parte il sindaco di Merida, il socialista Antonio Rodríguez Osuna, nonostante fosse stato invitato.