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Fabregas ignora Pep Guardiola: “I miei migliori allenatori? Wenger e Mourinho, senza dubbi”

LONDON, ENGLAND - JANUARY 05:  Cesc Fabregas of Chelsea reacts during the FA Cup Third Round match between Chelsea and Nottingham Forest at Stamford Bridge on January 5, 2019 in London, United Kingdom. (Photo by Justin Setterfield/Getty Images)

Il catalano Cesc snobba il catalano Pep

Redazione DDD

Cesc Fabregas ha nominato Arsene Wenger e Jose Mourinho come i due migliori manager con cui abbia mai lavorato, con un apparente riferimento polemico sottotraccia a Pep Guardiola. Fabregas, che si sta autoisolando in Francia, ha sempre giocato solo per quattro squadre, ma ha avuto il privilegio di imparare da alcuni degli allenatori considerati i migliori di tutti i tempi. Quando gli è stato chiesto su Instagram Live di nominare i suoi due preferiti per cui ha giocato, ha risposto: "Ho avuto il meglio, quindi non posso lamentarmi, ma dico Wenger e Mourinho".

Wenger è stato il primo mentore di Fabregas nel grande calcio, aiutandolo a entrare nella prima squadra dell'Arsenal, e sotto il francese ha vinto una Coppa d'Inghilterra e ha giocato una finale di Champions League. Da lì Fabregas si è trasferito Barcellona, dove ha giocato sotto Guardiola, ma chiaramente il boss del Manchester City non ebbe un impatto così grande su di lui. Fabregas è stato quindi ingaggiato da Mourinho al Chelsea nel 2014 e ha aiutato la squadra a vincere la Premier League nella sua prima stagione al club prima che Mourinho lasciasse i Blues a dicembre 2015.

Il 32enne ha anche giocato per allenatori del calibro di Vicente del Bosque per la Spagna, con il quale ha vinto i Campionati Europei e la Coppa del Mondo, ma è chiaro che Wenger e Mourinho sono gli uomini per i quali lui porta maggiore rispetto. Fabregas aveva collezionato 18 presenze in Ligue 1 per il Monaco in questa stagione prima che fosse sospesa, con tre assist ma senza gol. Di recente ha parlato dell'abbandono dell'Arsenal: "A volte andavo a casa dopo aver perso e piangevo, soffrivo, passavo notti insonni soffrendo, poi vai sul pullman della squadra distrutto e poi senti alcuni giocatori ridere, pensando a dove usciranno più tardi. Questo è successo per alcuni anni."

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