Le parole

Ferguson: “Questi sono i match che si aspettano con ansia”

Lorenzo Longo
Un figlio di Glasgow chiamato a salvare la propria squadra. L'allenatore avverte i suoi: "I 120 minuti in Europa non varranno come scusa"
00:46 min

I The Gers scendono in campo Domenica 16 Marzo al Celtic Park per affrontare il derby più antico del mondo. Una partita che va oltre il semplice lato sportivo. La rivalità tra Rangers e Celtic infatti affonda le sue radici lontano dai campi di calcio, è una partita caratterizzata da una serie di dispute sul piano religioso e politico, pronte ad essere risolte su un campo di calcio.

Barry Ferguson parla alla stampa

—  

Nessuno meglio di Barry Ferguson comprende l'importanza di questo match. Il tecnico scozzese è una leggenda a Glasgow  sponda Rangers, club di cui è stato capitano e di cui è entrato a far parte della hall of fame. L'allenatore ha raccolto la squadra in un momento complicato e l'ha portata a superare gli ottavi di Europa League. Ferguson vuole mantenere alta la concentrazione e sa che non ci sono scuse. Ecco le sue parole in conferenza: "Per quanto riguarda i 120 minuti, non ho intenzione di andare a domenica e usare questo come scusa. In Europa siamo stati bravi nel primo tempo ma potevamo fare meglio nel secondo." Riguardo al risultato conseguito in Europa l'allenatore si è complimentato con i suoi e spera che questa sia una spinta per fare sempre meglio: "Voglio sempre continuare a migliorare, ma loro meritano tutti i complimenti per quello che hanno realizzato l'altra sera, è stato grandioso e ho detto loro di godersi queste occasioni".

Ferguson dopo tanti anni torna a godersi un Old Firm da protagonista: "È un posto in cui mi è sempre piaciuto giocare. È ostile, erano gli ambienti che mi piacevano e voglio che i miei giocatori ci vadano e lo abbraccino. Queste sono le partite che dovreste aspettarvi con ansia". L'allenatore scozzese si è espresso anche sulla situazione del club al momento del suo arrivo: " Quando sono entrato, guardavo dall'esterno e sentivo che il morale era basso e uno dei miei compiti era far ripartire questo posto. Sento che lentamente ma inesorabilmente ci stiamo arrivando. Non si tratta solo di noi come prima squadra, questo è un edificio che ospita la squadra femminile, l'Academy, il personale della lavanderia, il personale della cucina. Voglio che tutti siano insieme".