Feyenoord, i due derby di Lucas Pratto: esordio contro lo Sparta, “ma ho già l’Ajax in testa”

Quando Frank Arnesen ha bussato alla porta del River Plate di Francescoli, con la domanda se il Feyenoord potesse avere a disposizione per sei mesi l'attaccante Lucas Pratto, Francescoli ha detto di sì all'avversario che con la Danimarca battè il suo Uruguay ai Mondiali del 1986. "Tutti mi amano al River", ride Pratto. “E avrei potuto restare a Buenos Aires. Ma l'allenatore Marcelo Gallardo e sicuramente anche il direttore tecnico Enzo Francescoli mi hanno dato questa opportunità unica di lavorare ancora una volta in Europa in un grande club come il Feyenoord. Sono molto grato a queste due persone per aver accettato questo periodo di prestito".

L'opzione di acquisto non è inclusa nel contratto dell'attaccante, ma Pratto conosce il mondo del calcio dopo tutti questi anni. "Il mio primo club in Europa è stato il Lyn Oslo in Norvegia", spiega. “Quel club mi ha anche assunto per mezza stagione, ma è andata così bene che ho giocato lì per un altro semestre in affitto. Poi ho giocato per il Genoa in Serie A. È stato più difficile, lo ammetto. Magari dopo puoi dire che ho avuto bisogno di più tempo per abituarmi a giocare a calcio in Italia ''. Domenica lo attende il derby contro lo Sparta e l'attaccante vuole esserci subito. Al Feyenoord hanno visto per giorni un professionista molto sicuro di sé allenarsi nel loro centro sportivo. Niente piagnistei per giocare a calcio sull'erba sintetica, niente lamentele per un numero di maglia che gli sarebbe piaciuto, niente cigolii per il faticoso viaggio dall'Argentina ai Paesi Bassi. Pratto preferisce rimboccarsi le maniche. L'Ajax-away, il Superclásico dell'Olanda, è già nella sua testa. "17 gennaio", dice subito con un sorriso stampato in faccia. “Le grandi competizioni innescano qualcosa in me. Ho spesso segnato gol in partite cruciali. Come nel 2018, quando ho segnato contro il Boca Juniors nella finale di Copa Libertadores, a Madrid, come sappiamo. È stato un momento clou della mia carriera, insieme alle mie partite internazionali per la squadra argentina. Ma ora sono qui per esibirmi con il Feyenoord. Voglio aiutare la squadra a partecipare alla battaglia per il titolo nazionale dei Paesi Bassi. Dovrebbe essere possibile con la mia esperienza e mentalità.''