Finale di Champions League, il Liverpool si allena con i sensori…cerebrali!

Sale la febbre per la fantastica finale di Champions che quest'anno vedrà di fronte il Liverpool di Jurgen Klopp e il Real Madrid di Carlo Ancelotti, e in attesa di vederli all'opera sabato 28 maggio allo Stade de France a Parigi, i Reds si preparano come di consueto a loro modo.

Per la speciale occasione, infatti, secondo quanto riporta il The Sun, Klopp avrebbe richiamato Niklas Hausler, neuroscienziato che da anni ha dato vita a Neuro11, progetto che mira ad allenare il cervello degli atleti.

Hausler ha già ottenuto grandi risultati in altri sport come il golf, il basket e il tiro l'arco, e questa volta ha voluto fare uno step successivo, considerando l'idea di poter ottenere grandi successi anche nel calcio.

Klopp si è sempre dimostrato molto innovativo dal punto di vista degli allenamenti: ricordiamo infatti quando nel 2020 collaborò con Thomas Gronnemark, detentore del record di rimessa laterale (51 m e 53cm) per aumentare il possesso palla dei suoi a gioco fermo, e anche questa volta ha deciso di superarsi, applicando dei sensori cerebrali alla testa dei suoi giocatori per raccogliere ed elaborare dati che possano portare alla programmazione di allenamenti individuali molto specifici ed efficaci.

"Il nostro obiettivo è mettere gli sportivi nelle condizioni di concentrarsi allo stesso modo sia in allenamento che durante la partita. Spesso capita di approcciarsi a una situazione di gioco distratti da altro, magari un litigio avuto in settimana. Noi vogliamo che la macchina che ci muove, il cervello, sia in grado di andare sempre e comunque nella stessa direzione autonomamente", ha così spigato Hausler.

Il cervello sicuramente guida il corpo, ma alla fine i giocatori sanno che in finale sarà soprattutto il cuore a guidarli verso la gloria.