calcio estero

Floor Wesseling vende su internet maglie che uniscono i colori di club rivali, o di popoli poco amici. L’artista di Amsterdam è appassionato di araldica, scienza dalla quale ha tratto i princìpi per le combinazioni sulle maglie.

Valentina Alduini

di Davide Capano – C’è la sosta per le Nazionali, ma le notizie curiose non mancano. Infatti, sfogliando l’ultimo numero di SportWeek, settimanale di approfondimento e immagine in edicola ogni sabato con la Gazzetta dello Sport, si...

di Davide Capano -

C’è la sosta per le Nazionali, ma le notizie curiose non mancano. Infatti, sfogliando l’ultimo numero di SportWeek, settimanale di approfondimento e immagine in edicola ogni sabato con la Gazzetta dello Sport, si parla di un particolare designer olandese, Floor Wesseling. Chi è costui? Cosa c’entra coi Derby? Direte giustamente. C’entra perché vende su internet maglie che uniscono i colori di club rivali, o di popoli poco amici. “Lo scopo non è provocatorio – spiega l’ideatore – ma per promuovere il multiculturalismo. Molti che conosco hanno genitori di diverse nazionalità”. All’interno del sito www.bloodinbloodout.nl/ è presente uno shop con 45 diversi esemplari.

La storia. Tutto nasce il 15 giugno 2004 quando un certo Balàzs, guardando la partita Olanda-Germania dell’Europeo portoghese, annuncia che si sarebbe trasferito in Italia a lavorare e chiede consiglio su chi puntare, Inter o Milan, e quale divisa comprare. In quell’attimo un’idea balza nella testa di Wesseling: realizzare una maglietta che combinasse i colori di due o più formazioni della stessa città o comunque rivali. Successivamente la cosa accade anche con le Nazionali, associando casacche di popoli che non si amano come Israele e Palestina o Inghilterra e Argentina. Intifada e Falklands i nomi dei modelli.

L’artista di Amsterdam è appassionato di araldica, scienza dalla quale ha tratto i princìpi per le combinazioni sulle maglie. Tra i più comuni l’inquartato usato per le maglie Buenos Aires (Boca Juniors e River Plate), Madrid (Real e Atlético), Milano (Inter e Milan) e München (Bayern e Monaco 1860). A proposito, l’interzato in pergola è usato da Wesseling per il Derby di Istanbul (Galatasaray, Beşiktaş e Fenerbahçe), mentre l’interzato in sbarra per quello di Manchester (United e City).

“Non tutti però – scrive il collega Giovanni Cortinovis – gradiscono, tanto che i tifosi di Ajax e Feyenoord l’hanno addirittura minacciato, costringendolo a ritirare dal suo sito internet la maglia che mixa i loro colori”. Perché, in fondo, è sempre Derby sui campi, nei cuori, negli shop e sui siti di tutto il mondo…