Rangers, Steven Gerrard: “Differire lo stipendio dei prossimi tre mesi è stato un gioco da ragazzi”

In Inghilterra lo chiamano "A no brainer". La traduzione italiana corrisponde a "Un gioco da ragazzi": la traduzione letterale vale a dire un qualcosa di talmente ovvio da non dover essere pensato. Così l'allenatore dei Rangers di Glasgow, Steven Gerrard, ha definito la scelta dei giocatori, dei direttori e dello staff del club di differire allo stipendio di tre mesi durante la pandemia di COVID-19. "I giocatori, la società e i membri dello staff hanno mostrato una buona leadership e senso di responsabilità facendo questo volontariamente", ha detto l'ex capitano del Liverpool al sito web dei Rangers.

“Era un gioco da ragazzi e la cosa giusta da fare - ha proseguito l'ex mito di Anfield - È stata una scelta unanime. È importante in questi tempi difficili che nessuno soffra di difficoltà finanziarie. Penso che sia importante mostrare rispetto per tutte le persone del club, qualunque sia il tuo ruolo, e penso che abbiamo dimostrato di stare davvero bene insieme."

La grande premura del club scozzese si dimostra al di là di qualche licenziamento "straordinario". Tutti i dipendenti, infatti, mandati a casa per colpa di questa situazione continueranno a ricevere l'intero stipendio attraverso l'assistenza di "ricarica" ​​del club. Steven Gerrard con il suo staff, assieme ai giocatori e i dirigenti dei Rangers hanno deciso di sospendere il proprio ingaggio per consentire al club di pagare regolarmente e appieno gli altri dipendenti. Un bel gesto, quindi, a dimostrazione della serietà dei Rangers nonostante la decisione forte di dover licenziare degli operatori.

Al momento della sospensione dei campionati gli azzurri sono fermi a 13 punti dal Celtic capolista in Premiership con una gara in più. Sicuri del secondo posto in Scozia ma ancora in corsa anche in Europa League nonostante il ko interno all'Ibrox Stadium. Il risultato di 1-3 col Bayer Leverkusen agli ottavi non pregiudica la qualificazione ai quarti della competizione europea. Se e quando si ricomincerà a giocare i Rangers, però, potranno dirsi soddisfatti del loro operato. Ora più che l'Old Firm con gli odiati rivali, i Gers devono vincere la sfida contro il coronavirus.