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Giappone, Miura ancora in campo a 53 anni: il grande dilemma, “Come sopravvivere dopo il calcio?”

L'infinito Miura...

Il calcio è ancora nei pensieri dell’eterno bomber dello Yokohama FC

Davide Capano

Kazuyoshi Miura, 53enne attaccante dello Yokohama FC, squadra della J.League, ha iniziato la sua carriera trentaquattro anni fa e sta ancora andando forte, pur chiedendosi se “potrà sopravvivere” senza lo sport dopo il ritiro. Non che l’uomo conosciuto con affetto in Giappone come “King Kazu” stia pensando di ritirarsi presto, nonostante abbia vent’anni in più della maggior parte dei colleghi.

Miura non ha giocato in campionato per lo Yokohama nella nuova stagione – anche se era in panchina lo scorso weekend – ma è sceso in campo il mese scorso in J.League Cup (la coppa di lega nipponica) all’età di 53 anni, 5 mesi e 10 giorni, diventando il giocatore più anziano a giocare nella competizione.

Stabilire record è diventata una routine per Miura, il più vecchio del mondo a segnare un gol in un torneo nazionale. Tuttavia, Kazu gioca semplicemente per il suo amore per il gioco che lo ha portato a trasferirsi in Brasile, a 15 anni, per intraprendere una carriera professionale.“Non sono così consapevole di aver raggiunto il record di più anziano”, ha dichiarato giovedi alla Reuters. “Questa è solo una semplice pietra miliare e un risultato (di quello che ho fatto). I miei sentimenti verso il pallone e le mie aspirazioni di avere successo nel calcio non sono cambiati da quando sono diventato un professionista in Brasile nel 1986. Anche la passione non è cambiata”.

L’eterno ragazzo nato a Shizuoka è andato in Brasile da adolescente perché il Giappone non aveva un campionato professionistico in cui giocare. La J.League si è formata solo nel 1992, con Miura riaccolto come un eroe, essendosi già affermato nella Nazionale vincitrice della Coppa d’Asia 1992. Kazuyoshi ha segnato 55 gol in 89 presenze con i Samurai Blue, l’ultimo dei quali nel 2000.

Vent’anni dopo, Miura va ancora forte. Se gioca in campionato per lo Yokohama quest’annata, diventerà il giocatore più anziano di sempre in una partita di prima divisione di J.League. Insieme alla star del baseball Ichiro Suzuki, da poco in pensione, è la personalità sportiva più famosa e riconoscibile del Paese del Sol Levante, il cui volto copre spot televisivi e cartelloni pubblicitari in tutto il territorio. Ha anche svolto un ruolo da protagonista nell’apertura dello Stadio Nazionale, costruito per le Olimpiadi di Tokyo ora riorganizzate.

 

Tuttavia, nello spogliatoio dello Yokohama Miura ammette di essere solo uno dei ragazzi. “Ho spesso conversazioni con i miei compagni di squadra, che sono adolescenti e ventenni”, ha raccontato. “Parliamo di cose stupide, ovviamente parliamo di calcio, parliamo di ragazze. Non mi sento affatto a disagio con loro”. Per ora non sta ancora pensando ad appendere gli scarpini al chiodo e fintanto che lui – col supporto dell’allenatore Takahiro Shimotaira – se la sentirà di poter contribuire, continuerà a giocare. “Ho dedicato tutta la passione che ho al calcio. Quindi, mi chiedo se potessi sopravvivere qualora il calcio scomparisse (dalla mia vita)”, ha concluso King Kazu.

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