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Hajduk Spalato, Christian Argurio: “Le italiane seguono Mario Vuskovic, mi ricorda un po’ Bonucci e un po’ Corluka”

I nuovi talenti del mercato

Domenico La Marca

In esclusiva a Taca La Marca (Radio Musica Television) è intervenuto Christian Argurio, ex direttore sportivo del Catania ed ex vice direttore sportivo all'Hajduk Spalato, con un passato anche da osservatore di altissimo profilo che in questi anni ha scoperto molti talenti, il quale, ai nostri microfoni, è ritornato a soffermarsi su un prospetto che già in passato ci aveva segnalato e che ha avuto modo di conoscere direttamente anche nella sua esperienza croata, Mario Vuskovic, oggetto dei desideri dei top club italiani "Conosco il giocatore già da molto tempo ma ho avuto l’opportunità di conoscerlo personalmente e quindi di poterlo vedere quotidianamente nella mia esperienza all'Hajduk, dove già faceva parte del giro della prima squadra, nonostante la sua giovane età, difatti parliamo di un novembre 2001".

Le altre sue parole: "Di lui mi ha subito impressionato la grande personalità, dimostra un senso di applicazione ed un'attenzione ai particolari encomiabile, si allena nell'arco della settimana con una maturità fuori dal comune. Proviene da una famiglia da sempre legata al calcio e all’Hajduk e sicuramente ciò ha favorito il senso di dedizione al lavoro, inoltre è legato fortemente al suo club di appartenenza. Dopo la sosta si è fatto trovare pronto con Tudor, che ha deciso di schierarlo titolare, e lo stesso calciatore ha ripagato la fiducia del mister trovando la prima gioia personale tra i professionisti con il primo gol nella squadra della sua città

Parliamo di un'atleta ben strutturato fisicamente, che viene spesso accostato in Croazia al Tudor calciatore, per la cattiveria agonistica e la grinta che dimostra in campo, difatti in allenamento mi è capitato spesso di osservare il suo coraggio, è uno che non si tira mai dietro anche dinanzi a giocatori più esperti e navigati, inoltre in Croazia vedono in lui un qualcosa anche di Corluka, nonostante spesso quest'ultimo sia stato spesso schierato nella sua carriera come terzino destro. Vuskovic può giocare in una difesa a quattro o a tre, per certi versi sembra più adatto a quest'ultima ipotesi tattica, dove può disimpegnarsi sia al centro che a destra.

Ha qualità tecniche importanti per essere un difensore, difatti calcia anche rigori e punizioni, possiede doti balistiche notevoli e non va in difficoltà con il piede debole (sinistro). E' molto forte nel gioco aereo, purtroppo non possiede una grande velocità, ma questo piccolo difetto può essere tranquillamente sopperito con una maggiore applicazione tattica che vista la giovane età può migliorare sicuramente e forse per la sua crescita il campionato italiano sarebbe quello giusto. Interesse dei club italiani? Personalmente lo reputo un calciatore da top club, destinato a mio avviso a diventare il futuro difensore della nazionale croata. Non mi stupisco se ci fosse un interesse concreto da parte dei club italiani, che con le loro aree tecniche di altissimo livello, hanno deciso di puntare su questo ragazzo. In prospettiva per le sue caratteristiche potrebbe essere paragonato a Bonucci, o comunque ai quei difensori che riescono ad abbinare grandi capacità fisiche ad importanti doti tecniche. Personalmente vista la conoscenza diretta del ragazzo mi ha impressionato la sua grande personalità, la sua forza caratteriale, caratteristica che non si può allenare e che se hai già a 18 anni può essere determinante per un futuro da calciatore importante”

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