“Un libro ben scelto ti salva da qualsiasi cosa, persino da te stesso”. Diceva così lo scrittore francese Daniel Pennac e sicuramente Hector Bellerin lo ha imparato a sue spese. L'ex giocatore dell'Arsenal, ora in forza al Betis Siviglia, ha recentemente parlato della sua passione per la lettura, forse improvvisa ma che ha avuto importanti effetti non solo sulla sua vita calcistica ma soprattutto su quella quotidiana.
Calcio Estero
Hector Bellerin e la sua passione per la letteratura: “Mi ha cambiato la vita”


Hector Bellerin, la letteratura per uscire dalla crisi: "Mi ha reso la vita più facile"
—Come è risaputo, ogni calciatore è prima di tutto una persona con i propri pregi e difetti e ognuno con le proprie passioni. Nel caso di Hector Bellerin, rispetto a molti colleghi, la sua passione non sta nei videogiochi ma in qualcosa di molto più istruttivo, ovvero leggere. Lo stesso giocatore, ora al Betis Siviglia, non nasconde la sua passione per la letteratura. Mentre tutti gli altri giocatori hanno i loro profili social pieni di foto scattate durante vacanze o ritiri, l'ex Arsenal ha un profilo Instagram dominato da libri.
Da tascabili a romanzi, da biografici a saggistica. Una passione ereditata dal padre, quest'ultimo grande appassionato dell'Antica Grecia. Proprio l'ex Gunner ha raccontato questa suo amore per i libri che gli sono stati di fondamentale aiuto nella vita, soprattutto nei momenti più difficili: "Ero infelice in quarantena - ha detto Bellerín - Non sapevo quando il calcio sarebbe tornato. Bevevo anche molto... Ho avuto un periodo un po' difficile. La letteratura, non dirò che mi ha fatto sopravvivere, ma ha reso la mia vita molto più facile".
Ha flirtato con la moda, dove ha persino fondato il suo marchio. Ama la fotografia e crede fermamente nel potere dell'arte di aiutare la salute mentale. È stato un sostenitore della sostenibilità nel calcio e nel 2022 ha criticato la mancanza di copertura mediatica dei conflitti in Palestina, Iraq e Yemen rispetto all'Ucraina.

Hector Bellerin, un caso curioso: "Solo un libro mi ha sconfitto"
—"Quando leggevo qualcosa, doveva avere uno scopo e poi mi sono reso conto che era il contrario", ha detto Bellerin recentemente. Come per dire che leggeva solo per imparare ma non per puro piacere. Proprio per questo il classe '95, dopo aver letto solo libri di scrittori uomini, ha deciso di allargare gli orizzonti iniziando a leggere anche libri di autori donne: José Luis Sastre, Adrian Daine, Marta Jiménez Serrano, Carolina Yuste sono tra le autrici più dominanti nelle sue pile di libri
Una passione che ha suscitato l'ammirazione di Sergio C. Fanjul, scrittore culturale del quotidiano spagnolo El País, ha detto che l'elenco mostra che Bellerín è "strettamente in sintonia con il polso del mondo dell'editoria", con scrittori come Portero, Leila Guerriero, Marta Jiménez Serrano, Juan Tallon e Alejandro Zambra che sono alcuni degli scrittori più acclamati dalla critica degli ultimi anni: "Penso che Bellerín sia un lettore che non si limita a seguire le tendenze mainstream", ha aggiunto Fanjul.
Tuttavia, lo stesso giocatore ha voluto ricordare anche un libro che ha avuto effetto contrario sulla sua vita. Un libro che "lo ha sconfitto": "Ha provato Cime tempestose di Emily Brontë nell'originale inglese prima di tornare alla traduzione spagnola, intitolata Cumbres Borrascosas. Non riuscivo a capirlo in inglese. Ci ho provato, ma non ci sono riuscito". Ha confessato lo spagnolo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA


/www.derbyderbyderby.it/assets/uploads/202505/f9a435fe2e68319df30ac4aa63a52bc4.jpg)