Il Benfica piange Sérgio Caetano: il leader dei Diavoli Rossi ucciso a colpi d’arma da fuoco

Il mondo del calcio portoghese è scosso da una tragedia che ha colpito direttamente il cuore del Benfica. Sérgio Caetano, leader dei Diabos Vermelhos (Diavoli Rossi) e volto storico del tifo biancorosso, è stato trovato morto all’interno di un’auto parcheggiata nei pressi dell’Estádio da Luz. Secondo quanto riportato dall'emitettente portoghese CMTV, l’uomo sarebbe stato ucciso a colpi d’arma da fuoco. La notizia è arrivata poche ore dopo la denuncia di scomparsa presentata dalla sua famiglia nella mattinata di venerdì.

Il cordoglio del club lusitano per Sérgio Caetano

Il Benfica ha diffuso un comunicato ufficiale nella tarda serata di venerdì, esprimendo profondo dolore per la perdita di una figura centrale nel panorama del tifo organizzato del club. “Il Benfica si unisce al dolore della famiglia e degli amici di Sérgio Caetano, figura imprescindibile nell’universo Benfica e leader dei Diabos Vermelhos”, si legge nella nota pubblicata sul sito ufficiale.

Sérgio Caetano, imprenditore e grande appassionato di calcio, era conosciuto come un punto di riferimento per i tifosi organizzati del Benfica. Con i Diavoli Rossi, uno dei gruppi più antichi e rappresentativi del tifo portoghese, aveva contribuito a creare un ambiente di passione e sostegno costante per la squadra. Il suo carisma e il suo impegno lo avevano reso una figura rispettata. E non solo tra i sostenitori del club, ma anche nel panorama calcistico nazionale.

Indagini in corso

La Polizia Giudiziaria ha avviato un’indagine per chiarire le circostanze dell’omicidio. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Le autorità non escludono alcuna pista, ma mantengono il massimo riserbo sull’andamento delle indagini.

La tragedia getta un alone di sconforto in tutta la comunità del Benfica. La morte di Sérgio Caetano lascia un vuoto profondo nel cuore dei tifosi. Una vicenda tragica che, si spera, non dovrebbe avere niente a che fare con lo sport e il tifo organizzato