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Il miracolo di Xavi: 80mila tifosi del Barça al derby contro l’Espanyol!

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Arriva Xavi e riempie lo stadio: è il momento giusto, la prossima sarà il derbi catalano...

Redazione DDD

Dopo l'inconcepibile Celta-Barça, in cui un magnifico 0-3 si è trasformato in un inquietante 3-3, l'arrivo di Xavi al Camp Nou assicura già una cosa: per il derby contro l'Espanyol, la previsione unanime in Catalogna è che ci saranno 80.000 tifosi culé sulle tribune allo stadio. L'effetto generato dal nuovo allenatore è stato palpabile già al momento della sua presentazione. Il suo aspetto semplice ha cancellato la rabbia di Vigo con un tratto di penna. Xavi non avrà vita facile, lo sanno tutti, ma parte con un grande vantaggio: per quanto poco possa fare, migliorerà. Ha un'idea molto chiara del Barça che vuole, anche se ciò che già gli ribolle in testa non si vedrà con totale chiarezza fino alla prossima stagione, quando potrà formare una rosa pienamente di suo gradimento. Per ora dovrà adeguarsi alla realtà attuale, in una squadra con pochi punti e tanti infortuni, tra cui i due giocatori che in questa rosa possono rompere la routine, come Ansu Fati e Dembélé.

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Per i giovani, la presenza di Xavi come allenatore sarà un riferimento, un idolo che molti amano fin dalla loro infanzia, quando lo videro guidare il Barça e la squadra che vinse tutto. Con i veterani, che erano suoi colleghi nei giorni di gloria, dovrà far capire loro il suo nuovo ruolo. E dal canto loro Piqué, Busquets e Alba dovranno fare la loro parte per capire che il loro vecchio compagno non è più il loro collega di spogliatoio, ma il loro capo. Come accadde a Luis Aragonés quando negli anni '70 è passato da una settimana all'altra da giocatore ad allenatore dell'Atlético Madrid. Il primo giorno che si è presentato negli spogliatoi come nuovo tecnico dei colchoneros, ha cominciato a chiamare “voi” quelli che erano stati suoi amici e viceversa. E non commettere errori. Non è che Luis si sia arrabbiato, era il suo modo di segnare le distanze necessarie che dovrebbero esserci sempre tra il generale e le sue truppe.

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