Il tecnico del Bologna Vincenzo Italiano ha parlato alla vigilia della gara di Champions League contro l'Aston Villa
Dopo la rimonta rimediata in campionato contro il Genoa, il Bologna si rituffa in Champions League. I felsinei fanno visita all'Aston Villa che nella giornata precedente si è tolta lo sfizio di battere il Bayern Monaco. Nella consueta conferenza stampa della vigilia l'allenatore del club emiliano Vincenzo Italiano, ha presentato la sfida contro la compagine allenata da Unay Emery.
Italiano ci crede: "Per vincere servono malizia e furore"
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Non è partita nel migliore dei modi la stagione del Bologna, che è la squadra quella con la percentuale di successi più bassa in stagione considerando tutte le competizioni (10%). Italiano però non fa drammi e fissa l'obiettivo: "Al risultato ci si arriva attraverso la prestazione. Da questo punto di vista nelle precedenti due sfide qualcosa abbiamo fatto, con lo Shakhtar, rigore a parte, meritavamo di vincere la partita così come meritavamo di segnare almeno un gol a Liverpool. Adesso dobbiamo cercare di mettere un po’ più di malizia e furore per cercare di portare a casa i tre punti".
Sul 2-2 di Genova: "L’aspetto negativo di Genova, a parte i due gol che abbiamo subito e che erano evitabilissimi, è il risultato. Ne abbiamo bisogno e secondo me ci siamo vicini, certo qualche dettaglio lo dobbiamo curare, qualche situazione va migliorata nei pochi allenamenti che abbiamo. Per me potevamo avere qualche vittoria in più”.
"Vicina alla popolazione di Bologna"
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Nel corso della conferenza stampa Italiano ha voluto mandare anche un messaggio di vicinanza alla popolazione di Bologna, colpita dai disagi del maltempo: "Ci è dispiaciuto già al ritorno da Genova sentire quello che stava succedendo e non dare una gioia alla gente di Bologna. Siamo arrivati anche noi in condizioni non belle, col centro sportivo allagato che ci ha fatto spostare anche l’allenamento. Dispiace per quelle persone che hanno perso tanto, domani cercheremo di dare qualcosa in termini di sudore in più per questa gente, perché sarà lì a fare il tifo per noi e andremo più forti anche per loro“.