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Ivan Klasnic: “Modric chiuderà la sua carriera alla Dinamo Zagabria – Oggi lavoro con i giovani talenti…”

MAINZ, GERMANY - OCTOBER 27:  Injured player of Mainz 05 Ivan Klasnic looks on prior to the Bundesliga match between FSV Mainz 05 and TSG 1899 Hoffenheim at Coface Arena on October 27, 2012 in Mainz, Germany.  (Photo by Thorsten Wagner/Bongarts/Getty Images)

“La mia rete più bella? Quella realizzata a Monaco che sbloccò il match contro il Bayern. Fu decisiva per la vittoria finale”. Ivan Klasnic racconta quella grande stagione 2003-04, che lo vide protagonista con la maglia del Werder Brema;...

Redazione DDD

Ivan Klasnic si è aperto, con tanti ricordi della sua carriera e le sue opinioni sui campioni croati di oggi. Hai vinto il Meisterschale con il Werder Brema nel 2003-04. In quale momento della stagione siete stati consapevoli della vostra forza? “Credo che il clima che si creò in quell’annata fu favorevole al nostro gruppo; giocavamo bene e in alcune partite siamo stati anche fortunati, riuscendo a portare a casa i tre punti nei minuti finali. Nessuno giocava per se stesso, la squadra era molto unita. Vincemmo il titolo a Monaco, quando battemmo il Bayern per 1-3; in quell’occasione dimostrammo ai bavaresi di essere più forti di loro”, questa la prima risposta di Klasnic a EuropaCalcio.it. Chi è il compagno di squadra più forte con il quale hai giocato? “Mladen Krstajic è stato il calciatore più forte che abbia mai visto. In allenamento era molto duro sia con me che con gli altri attaccanti, ma poi a fine seduta terminava tutto, ci facevamo delle grosse risate. Quando avevamo bisogno di lui era sempre disponibile; possedeva un gran sinistro, tecnicamente era molto forte e fisicamente sembrava Terminator”.

Ivan Klasnic nel 2018 (Photo by Christof Koepsel/Bongarts/Getty Images)

Hai realizzato 50 reti in Bundesliga. Qual è il gol che ti è rimasto impresso nella mente? “Non so quale sia il mio gol più bello; una rete che ricordo con grande piacere è quella realizzata a Monaco che sbloccò il match contro il Bayern. Fu decisiva per la vittoria finale”. Perché hai deciso di giocare per la Croazia ed hai rifiutato Germania e Bosnia? “La mia famiglia è croata, mia madre è bosniaca ed io sono nato in Germania. Sai, quando il tuo cuore è croato, la mentalità è croata… Sì, ho imparato molto in Germania, mi sono formato lì, ma alla fine ho deciso di giocare per la Croazia perché il mio cuore ha scelto così”. Secondo il tuo parere, cosa è mancato alla Croazia nella finale mondiale contro la Francia? “Onestamente, credo che l’arbitro abbia avuto una brutta giornata. Con questo non voglio dire che la Croazia non abbia commesso errori o che l’arbitro sia stato contro i croati, però sul primo goal non c’era fallo su Griezmann; sul secondo non c’era il fallo di mano di Perisic. L’arbitro potrebbe non aver visto alcune situazioni chiave. Complimenti alla Francia”.

Ivan Perisic riuscirà a ritagliarsi un posto importante all’Inter? “Perisic è un grande calciatore, possiede un’ottima tecnica, è uno di quelli che qualunque allenatore vorrebbe avere in squadra. Spero che all’Inter riuscirà a ritagliarsi lo spazio che merita”. Che futuro prevedi per Luka Modric? “Modric ha dato molto al calcio croato, ha avuto successo al Real Madrid; ora ha 35 anni, penso che Luka vorrà chiudere la sua carriera in Croazia, alla Dinamo Zagabria”. Che emozioni hai provato al tuo ritorno in campo dopo il trapianto di rene? “Fu molto emozionante; tornai in campo con l’Under 23 del Werder Brema contro il St. Pauli, la squadra che mi ha lanciato nel calcio professionistico. C’erano 35000 persone allo stadio dove giocava la prima squadra del Werder e tutti, compresi i tifosi avversari, quando fu annunciato il mio nome, mi riempirono di applausi. Piansi di gioia”. Dopo aver lasciato il calcio, sei diventato procuratore. Quali sono i giocatori che gestisci? “Mi manca molto il calcio, ma sono rimasto nell’ambiente come procuratore. Mi piace lavorare con i giovani talenti, sono felice; non sono quel tipo di persona che pensa solo al denaro, il mio obiettivo è aiutare i calciatori a scegliere la miglior squadra per loro; questa, per me, è la cosa più importante”, ha chiosato Ivan Klasnic.

 

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