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BUNDESLIGA

Jobe Bellingham sostituito all’intervallo: il padre Mark non ci sta e scende negli spogliatoi

Filippo Montoli
Filippo Montoli
L'episodio è avvenuto dopo il fischio finale della partita contro il St. Pauli terminata 3-3 con il genitore del calciatore che prende posizione contro le scelte dell'allenatore
00:13 min

Il padre di Jobe Bellingham, Mark, non ha gradito la sostituzione del figlio all'intervallo e a fine partita è sceso negli spogliatoi. Qui ha avuto un duro confronto con il direttore sportivo Sebastian Kehl e ha tentato di approcciare anche l'allenatore Kovac. Il club, di conseguenza, ha deciso di bannare i familiari dei calciatori dall'area attorno agli spogliatoi. Il Borussia Dortmund ha pareggiato la prima partita di campionato contro il St. Pauli per 3-3.

A Mark Bellingham non va giù la sostituzione del figlio

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Il Borussia Dortmund ha cominciato la nuova stagione in modo drammatico, calcisticamente parlando. I gialloneri erano in vantaggio per 3-1 al 85' quando nel giro di quattro minuti si sono fatti rimontare dal St. Pauli. La squadra allenata da Kovac è così costretta a cedere già dei punti al Bayern Monaco, ma la giornata è proseguita in peggio per il club di Dortmund. Il protagonista è Mark Bellingham, padre di Jobe e Jude.

Il Borussia ha chiuso il primo tempo in vantaggio per 1-0, che poteva essere doppio senza l'errore dal dischetto di Guirassy, ma Kovac non era soddisfatto. Per questo all'intervallo ha deciso di cambiare due giocatori, tra cui l'ex Sunderland. La decisione ha mandato su tutte le furie il padre Mark che al termine del match si è fatto accompagnare dagli steward fuori dallo spogliatoio giallonero. Non riuscendo a intercettare l'allenatore croato, si è fermato e parlare a lungo con il DS del club, Sebastian Kehl.

Il club non ha per nulla gradito l'atteggiamento del padre di Jobe, che per lui svolge anche il ruolo di consulente. Per questo motivo la decisione immediata è stata quella di vietare a tutti i familiari e consulenti dei giocatori di potersi recare nelle aree attorno allo spogliatoio della squadra. Lo stesso Kehl ai microfoni di Sky Sports ha detto: "L'area in questione è riservata a giocatori, allenatori e dirigenti, non alle famiglie o a consulenti. Una situazione simile non accadrà più. Abbiamo fatto in modo che tutte le persone coinvolte ne siano pienamente consapevoli".