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La proposta del Nizza: “Finiamo il campionato a Ottobre-Novembre e ripartiamo a Febbraio 2021”

AMSTERDAM, NETHERLANDS - AUGUST 2: Jean-Pierre Rivere President of OSC Nice during the UEFA Champions League Qualifying Third Round: Second Leg match between AJAX Amsterdam and OSC Nice at Amsterdam Arena, on August 2, 2017 in Amsterdam, Netherlands. (Photo by Andy Astfalck/Getty Images)

L'idea nizzarda è quella di uniformare il calendario alle scadenze del Mondiale 2022 in Qatar

Redazione DDD

L’emergenza Coronavirus ha imposto il blocco di tutti i campionati di calcio europei. Sulla questione della data della possibile ripresa dei tornei, è intervenuto il presidente del Nizza, Jean-Pierre Rivère, al quotidiano Nice-matin: "L’imperativo è certamente quello di finire il nostro campionato ma, oscurando l’aspetto finanziario, dobbiamo cercare di riflettere attentamente sulla questione del calendario, il grande argomento del momento. Pensiamo oltre l’anno in corso e proviamo a dare coerenza ai prossimi tre anni. Nel 2022, la Coppa del Mondo si svolgerà in Qatar, dal 21 novembre al 18 dicembre. Perché non adattarsi a questa competizione oggi? Ora potrebbe essere il momento di un grande cambiamento. Nel 2022 sarebbe possibile iniziare il campionato a febbraio e mettere una pausa tra il 1° e il 17 agosto. Nel 2021, possiamo immaginare la stessa cosa. Per il 2020, l’idea è di riprendere l’attuale campionato alla fine di agosto e terminarlo alla fine di ottobre o novembre. Le date indicate dovrebbero essere elaborate da persone molto più qualificate".

L’idea di Rivère è che sia praticamente impossibile giocare ancora per diversi mesi: "Il nostro sport potrebbe quindi riprendere in condizioni normali ed evitare partite a porte chiuse ripetute e molto noiose. Quindi l’economia inizierà a ripartire. Pensiamo ai nostri sostenitori e ai nostri partner. Offrendo abbonamenti per la prossima stagione, nel gennaio 2021, più persone avranno avuto il tempo di ricostruire la propria situazione finanziaria.Questo calendario invertito avrebbe anche l’effetto di ridurre considerevolmente le partite in inverno, su campi rovinati, condizioni climatiche difficili e difficilmente favorevoli all’esperienza dello stadio. Assistere a una partita di calcio a maggio, giugno e luglio mi sembra molto più piacevole. Questo potrebbe incoraggiare ulteriormente le famiglie ad andare allo stadio".

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