
Jack Wilshere ha terminato prematuramente la sua carriera. Qualche infortunio di troppo, cali fisici e psicologici che hanno influenzato la lenta involuzione di quello che era uno dei migliori prospetti del calcio britannico.
A soli 31 anni, la prima esperienza da allenatore nell’Academy Arsenal
Jack Wilshere ha terminato prematuramente la sua carriera. Qualche infortunio di troppo, cali fisici e psicologici che hanno influenzato la lenta involuzione di quello che era uno dei migliori prospetti del calcio britannico.
Nonostante ciò, parliamo di una carriera di tutto rispetto.
Più di cento presenze con l’Arsenal
Cresciuto nel vivaio dei Gunners, è lì che Jack ha esordito. Bolton, Bournemouth e West Ham, le sue altre tappe in Inghilterra, fino al ritiro dal calcio giocato avvenuto nella scorsa stagione, in maglia Aarhus nella Superligaen danese. Oggi Wilshere è l’allenatore dell’under 18 dell’Arsenal. L’ex centrocampista inglese è intervenuto ai microfoni del podcast The George Groves Boxing Club, dove ha svelato un piccolo aneddoto che ha fatto sorridere tanti suoi fan. Jack riavvolge il nastro e racconta i suoi inizi in maglia Gunners, precisamente un match di coppa contro i rivali del City.
“Dall’altra parte c’era Gray Bellamy. Nella mia crescita è stata una figura di riferimento per posizione e per il tipo di giocatore che era”. Durante tutta la partita Wilshere e Bellamy si sono affrontati, non risparmiandosi su nessun duello. “È stata dura, ma a fine partita la sua maglia la volevo. Sono andato lì e gliela ho chiesta, lui si è preso la mia. Mi sono girato e me ne sono andato. Poi mi sono voltato un attimo indietro e l’ho visto mentre si puliva le scarpette con la mia maglietta” ha raccontato tra le risate generali.
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