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Lewandowski sul Pallone d’Oro 2020: “Non so ancora perché non l’ho vinto”

Davide Capano
Davide Capano Redattore 
Robert ha parlato a BBC Sport del suo stato di forma, di Lamine Yamal, del Pallone d’Oro mai ricevuto e di un trasferimento sfumato al Manchester United. A quasi 37 anni, l'attaccante del Barcellona si prepara a una nuova stagione con energia.
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Lewandowski non molla: “Sono ancora in grado di dare il meglio di me”

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A quasi 37 anni (li compirà il 21 agosto), Robert Lewandowski è pronto ad affrontare l’ultima stagione del suo contratto con il Barcellona. Dopo un'annata ricca di gol, l’attaccante polacco ha rilasciato un’intervista a BBC Sport in cui ha parlato del suo stato di forma e degli obiettivi futuri:

“Quando vedo che non devo ancora raggiungere i giovani e che sono loro che devono raggiungere me, significa che sarà una buona stagione. Sono ancora in grado di dare il meglio di me.”

Un approccio maturo, che include anche un nuovo modo di rapportarsi con i più giovani della squadra:

“Ho capito che non devo competere con loro, ma aiutarli e lasciarmi aiutare da loro. Imparo molto da loro, cosa che non avrei mai immaginato potesse succedere.”

DAEGU, SOUTH KOREA - AUGUST 04: Robert Lewandowski of FC Barcelona celebrates scores his side’s second goal during the pre-season friendly between FC Barcelona and Daegu FC at Daegu Stadium on August 04, 2025 in Daegu, South Korea. (Photo by Han Myung-Gu/Getty Images)

Il rimpianto per il Pallone d’Oro 2020: “Non so ancora perché non l’ho vinto”

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Lewandowski ha dominato la scena europea nel 2020 con il Bayern Monaco, vincendo tutto. Ma l’annullamento del Pallone d’Oro a causa della pandemia ha lasciato un vuoto difficile da colmare:

“Ero nel momento migliore della mia carriera e avevo vinto tutto con il mio club. Penso che la cosa peggiore sia che ancora non so perché non ho vinto quel Pallone d'Oro.”

L’anno seguente, il trofeo fu assegnato a Lionel Messi, e il polacco continua a rammaricarsi per quell’occasione sfumata.

Lamine Yamal e Raphinha: i nuovi candidati al Pallone d’Oro

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Lewandowski ha elogiato apertamente il talento esplosivo di Lamine Yamal, sottolineando l’impatto immediato del 10 blaugrana:

“È la prima volta che vedo un calciatore giocare per 50 minuti e capisco subito che ha qualcosa di speciale.”

“Non riuscivo a crederci perché non avevo mai visto un giocatore così alla sua età. Pensavo fosse impossibile fare una cosa del genere a 15 anni.”

E parlando dei possibili vincitori del prossimo Pallone d’Oro, ha affermato:

“Ci sono molti giocatori che possono vincerlo. La stagione di Lamine Yamal è stata incredibile, ma alla fine dipende da ciò che consideri più importante. Ha ancora molto tempo davanti a sé e se non lo vincerà quest'anno, lo vincerà il prossimo. Anche Raphinha ha fatto una grande stagione. Abbiamo diversi giocatori tra i favoriti per vincere questo trofeo.”

Quel “sì” al Manchester United mai concretizzato

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Tra le rivelazioni più sorprendenti, Lewa ha svelato un retroscena di mercato che avrebbe potuto cambiare la sua carriera:

“Ho detto di sì al Manchester United. Volevo firmare e giocare per Alex Ferguson.”

Ma il trasferimento non si concretizzò per la ferma opposizione del Borussia Dortmund:

“Ma il Borussia non voleva vendermi. Sapevano che se fossi rimasto avrebbero guadagnato più soldi e che avrei potuto aspettare forse un altro anno o due prima di andarmene.”

Nonostante il mancato trasferimento in Premier League, Lewandowski non mostra rimpianti:

“Forse potrei pentirmi di non aver giocato in Premier. Ho giocato per il Bayern Monaco, per il Borussia Dortmund e ora per il Barcellona. Devo dire che sono molto contento della mia carriera. Non ho la sensazione di aver perso qualcosa, ogni decisione che ho preso l'ho fatta volentieri.”