
L'ex arbitro internazionale Javier Castrilli si scaglia contro i direttori di gara della Copa América. Per il 67enne argentino è "una storia credibile solo per coloro che a Orlando si godono la magia di Disney".
L'IRONIA DELLO SCERIFFO JAVIER

L'ex arbitro internazionale Javier Castrilli si scaglia contro i direttori di gara della Copa América. Per il 67enne argentino è "una storia credibile solo per coloro che a Orlando si godono la magia di Disney".
Castrilli, fischietto nella Copa América 1995 in Uruguay e nella Coppa del Mondo 1998 in Francia, ha lamentato, sul suo account X, le decisioni prese da Kevin Ortega del Perù nel match tra Stati Uniti e Uruguay. Inoltre, Javier ha esteso la sua critica a tutti gli arbitraggi della competizione.

"Su un cross, Robinson è stato abbracciato nell'area di rigore dell'Uruguay e niente. Ora si diffonde un 'disegno' di una linea inventata per giustificare il gol. L'arbitraggio della Copa América è una 'storia' credibile solo per chi a Orlando si gode la magia di Disney...", ha scritto.
Conosciuto come lo "sceriffo" ai tempi in cui era un arbitro in attività, Castrilli è stato anche critico nei confronti dell'arbitraggio subìto dal Cile contro il Canada.
Sabato scorso, infatti, il colombiano Wilmer Roldan non ha espulso un giocatore canadese per aggressione dopo quattro minuti. Il VAR, poi, ha ratificato l'errore, come riconosciuto dalla stessa Confederazione sudamericana. "CONMEBOL: il cadavere dell'elefante non poteva stare nell'armadio...", ha detto ironicamente Castrilli.
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