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Libertadores, la Libertad di Asuncion va in tribunale: “I positivi del Boca non devono entrare in Paraguay!”

Dichiarazione forte della Libertad di Asuncion sui casi di giocatori positivi nel Boca Juniors: sul piede di guerra a causa della possibilità che Conmebol e autorità paraguaiane permettano ai calciatori Xeneizes che non presentano tamponi...

Redazione DDD

"La Libertad di Asuncion, squadra importante in Paraguay, ha annunciato che tenterà di impedire in tribunale l'ingresso nel suo paese di calciatori del Boca Juniors il cui ultimo tampone per rilevare il coronavirus sia stato positivo. In una dichiarazione forte, la dirigenza Libertad ha accusato i privilegi concessi al Boca da parte del Conmebol, la Uefa del Sudamerica, e delle stesse autorità paraguaiane, in vista della paertita di giovedì in quella che sarà la ripresa della Copa Libertadores 2020 per entrambi i club.

"Il testo del comunicato: "Il club Libertad esprime la sua TOTALE INDIGNAZIONE, RIPUDIO E ASSOLUTA PREOCCUPAZIONE per il trattamento differenziato e favorevole che viene concesso alle persone del Boca a scapito della salute della popolazione paraguaiana", prima di elencare gli enormi sforzi, le perdite e danni ai quali è stata sottoposta la popolazione a causa della pandemia, a differenza del permesso di ingresso di cui godrebbero i pazienti ancora affetti dalla malattia. "Siamo profondamente dispiaciuti che il Conmebol ignori i propri protocolli sanitari, violando così i principi fondamentali della convivenza", è il seguito, aggiungendo che la società "non acconsentirà né ammetterà l'applicazione di eccezioni inammissibili che mettano a rischio la salute dei suoi giocatori e di altre persone". Infine, annuncia "azioni legali pertinenti, al fine di salvaguardare la salute, la vita stessa, non solo dei membri del club ma anche quella di tutti i cittadini o stranieri residenti in Paraguay che hanno rispettato le norme messe in vigore dalle autorità. servizi sanitari nel Paese e meritano rispetto, nell'attenzione ai sacrifici e alle rinunce quotidiane a cui sono stati sottoposti per più di 180 giorni".

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