Liverpool, la furia di Salah: “Pronto ad andarmene, mi sento scaricato. Con Slot zero rapporti”

L'ira di Mohamed Salahsi abbatte sul già depresso Liverpool. Il rapporto tra i Reds e l'attaccante egiziano è passato nel giro di poco tempo dall'idillio alla tensione totale. Dopo non aver giocato nemmeno un minuto contro il Leeds il "faraone egiziano" è esploso a TV2Sport: "Non posso credere di essere stato in panchina per 90 minuti. Credo di aver fatto tre panchine di fila per la prima volta in carriera. Ho fatto così tanto per questo club, voglio il rispetto che merito. Col Brighton potrebbe essere la mia ultima partita ad Anfield Road. Sono pronto ad andarmene".

Parole fortissime, che certificano la rottura totale tra Salah e il club con il quale è diventato il grandissimo calciatore da tutti conosciuto. Ma Momo pare aver perso ogni rispetto per la propria società: "Ora sono sempre seduto in panchina e non so perché. Sembra che il club mi abbia scaricato. È così che mi sento. Credo sia chiaro che qualcuno desidera scaricarmi addosso tutta la colpa. Ho ricevuto molte promesse quest'estate e non posso dire che le abbiano mantenute".

Salah contro il Liverpool: "Amerò sempre questo club ma penso che qualcuno non mi voglia più"

Eppure l'inizio di stagione era stato abbastanza positivo per lui. Da agosto a inizio novembre ha messo a referto 5 gol e 3 assist, contribuendo a diverse vittorie del Liverpool. Poi il crollo parallelo con la squadra, l'ultima rete realizzata il primo novembre e appena 45' giocati nelle ultime tre gare.

E il centravanti, che ad aprile aveva firmato un biennale di rinnovo, non risparmia pertanto dure critiche anche al suo allenatore, Arne Slot: "Ho detto molte volte in passato di avere un buon rapporto con Slot e all'improvviso non abbiamo più nulla da dirci. Penso che qualcuno non mi voglia, ma io amo e sosterrò sempre questo club. I miei figli lo sosterranno sempre".

Salah tuona: "Col Brighton saluterò i tifosi, non merito tutto ciò. In Premier ho segnato più di tutti"

Adesso si attende di capire se il Liverpool prenderà provvedimenti contro l'egiziano o se si tenterà di ricucire in nome del grande passato vissuto insieme. Sicuramente le sfide contro l'Inter in Champions League e quella successiva in Premier League col Brighton potrebbero essere le ultime in maglia Reds per Salah, che poi il 15 dicembre andrà a giocare la Coppa d'Africa. "Ho chiamato mia madre e la mia famiglia e ho detto loro di venire tutti allo stadio sabato prossimo. Non so se giocherò o no, ma me la godrò perché non so cosa succederà poi. Sarò ad Anfield per salutare i tifosi. Non so cosa succederà poi".

La rabbia di Salah emerge con un ultimo commento, quasi un appello accorato: "Non è accettabile per me tutto questo. Non so perché mi stia succedendo e non lo capisco. Mi sento gettato sotto un autobus, sembra che ora sono io il problema della squadra ma non credo di esserlo. Non devo lottare ogni giorno per la mia posizione perché me la sono guadagnata. Non mi ritengo più importante di nessuno, ma me la sono guadagnata. Non accetto questa situazione. Sono stato anni in questo club, segnando più di chiunque altro. Da quando sono arrivato in Premier League, non credo che nessuno abbia segnato più goal e fatto più assist di me in tutto il campionato".