Non alimenta polemiche

Luis Enrique: “Calendario fitto? Noi abbiamo 4 partite in meno rispetto alla Premier”

Sergio Pace
Sergio Pace Redattore 
L'allenatore del Paris Saint-Germain, Luis Enrique, ha espresso il suo punto di vista sul tanto discusso tema del calendario troppo fitto
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Un tema che va avanti ormai da diverso tempo. Il problema del calendario fitto ha scaturito in questi anni parecchie polemiche. Sempre più società, dirigenti, allenatori e addetti ai lavori hanno mosso lamentele circa la salute dei calciatori per via del gravoso dispendio di energie durante l'intero arco della stagione.

A maggior ragione quest'anno, con i nuovi format dei tre tornei europei per club più importanti, ovvero Champions League, Europa League e Conference League. Insomma, in Spagna e in Inghilterra le lamentele e le discussioni sul tema non sono mancate, anzi. Il nuovo calendario appare e viene visto da tutti come un qualcosa di eccessivo, pieno zeppo di impegni che vanno a condizionare le prestazioni dei calciatori e delle squadre.

In Francia 4 partite in meno, le parole di Luis Enrique

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Anche in Francia il tema del nuovo calendario è stato ampiamente discusso nonostante il campionato francese presenti un numero minore di squadre partecipanti (18 e non 2 0) e una sola coppa nazionale. Luis Enrique, allenatore del Paris Saint-Germain, interpellato sull'argomento, ha deciso di non alimentare polemiche ulteriori e ha chiarito il suo punto di vista così: "Credo che siano i calciatori a dover parlare di questo tema. Il calendario è molto fitto, soprattutto quello del Manchester City. Il nostro lo è un po' meno perché in Ligue 1 abbiamo due squadre in meno e quindi 4 partite in meno rispetto alla Premier League. Ma un calendario meno fitto e zeppo di partite andrebbe a vantaggio di tutti, questo è certo".

Ad una domanda sul Mondiale per Club il tecnico dei parigini ha risposto così: "Ora ogni 4 anni si svolgerà questa competizione estremamente avvincente, il Mondiale per club, a cui tutti vogliono partecipare. Potrebbe essere comunque ridotta per la salute dei giocatori. Condivido il problema ma nella mia situazione non ho il diritto di lamentarmi".