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Mail di calciomercato intercettate prima di essere spedite dai dirigenti: attacco degli hacker contro la Premier League!

Clun inglesi sotto attacco informatico!

Il National Cyber ​​Security Centre (NCSC) britannico ha avvertito giovedì che gli hacker stanno prendendo sempre più di mira le squadre di calcio della Premier League in un attacco più ampio al settore sportivo del paese.

Redazione DDD

In un nuovo rapporto sulla cyber-minaccia per le organizzazioni sportive, l'ente britannico per la Cyber sicurezza ha evidenziato un caso in cui le e-mail dell'amministratore delegato di un grande club di Premier League sono state violate prima dei colloqui per il trasferimento di un calciatore, con il risultato che la tassa di 1 milione di sterline (1,27 milioni di dollari) è caduta nelle mani degli hacker. Il rapporto non indica i club e gli individui colpiti, né chi poteva esserci dietro gli attacchi. Il rapporto dell'agenzia, il primo nel suo genere sulle minacce all'industria dello sport da parte degli hacker, ha raccomandato al settore sportivo britannico di rafforzare le misure di sicurezza informatica.

Descrivendo il settore sportivo come "un obiettivo di alto valore" per gli aggressori, l'NCSC ha affermato che almeno il 70% delle istituzioni sportive britanniche subisce un incidente informatico ogni 12 mesi, più del doppio della media delle aziende del Regno Unito. Circa il 30% di questi incidenti ha causato danni finanziari con un costo medio di 10mila sterline per incidente, con la perdita più grande stimata in 4 milioni di sterline. "Vorrei esortare gli organismi sportivi a utilizzare questo rapporto per vedere dove possono migliorare la loro sicurezza informatica", ha affermato Paul Chichester, direttore delle operazioni presso l'NCSC: "Mentre la sicurezza informatica potrebbe non essere una considerazione ovvia per il settore sportivo in quanto pensa al suo ritorno in campo dopo l'epidemia di coronavirus, i nostri risultati mostrano che l'impatto dei criminali informatici che incassano questo settore è molto forte".

Hugh Robertson, presidente della British Olympic Association, ha descritto il rapporto come un "primo passo cruciale" nell'aiutare le organizzazioni a comprendere meglio tali minacce e migliorare la sicurezza informatica.

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