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Ancora una brutta pagina per il calcio internazionale, che si tinge di colori scuri per l'ennesimo episodio di violenza registrato. Bisogna tornare indietro al 2023 per il match dell'ultima giornata tra Málaga e Ibiza che sancì la retrocessione dei padroni di casa. I tifosi più estremi del Fronte Bokerón diedero vita a una protesta molto forte prima all'interno dello stadio La Rosaleda contro i calciatori artefici di una stagione fallimentare, poi con gravissimi disordini in città. Dopo due anni e l'accusa ufficiale del Málaga, sono state ufficializzate le condanne, per un'altra pagina sportiva e del tifo davvero negativa.
Tutto ha avuto inizio il 27 maggio 2023 quando allo stadio La Rosaleda di Málaga si giocava la gara tra i padroni di casa e l'Ibiza. Un match sulla carta semplice ma in un momento molto complesso della stagione non all'altezza delle aspettative della squadra casalinga, a due passi dalla retrocessione. Proprio in quel match infatti, il triste verdetto è stato ufficializzato: non c'è niente da fare per il Málaga, costretto a scendere di categoria. Dal triplice fischio finale la rabbia di una parte della tifoseria si riversa prima contro i calciatori e poi sugli spalti, creando momenti di grandissima tensione. Sotto i riflettori ci sono i supporter della frangia del tifo più caldo, il Fronte Bokerón, coinvolgendo circa 3500 persone. La tensione è aumentata ancora di più quando i supporter hanno chiesto un confronto con la squadra già rientrata negli spogliatoi cercando di scavalcare per accedere all'interno del campo, situazione tenuta sotto controllo con l'intervento massiccio delle forze dell'ordine.
Feliz Día de la Felicidad, malaguistas pic.twitter.com/SCs1oHSgIr
— Málaga CF (@MalagaCF) March 20, 2025
Ciò che era stato fatto all'interno dello stadio non era ancora abbastanza per i tifosi del Fronte Bokerón, non nuovi a queste situazioni estreme. Una volta usciti dall'impianto di gioco, hanno continuato a sfogare la propria rabbia in città, creando caos, risse e disordini in diversi quartieri coinvolgendo anche le forze dell'ordine lanciando oggetti e bottiglie, dando fuoco a diversi negozi. Il Málaga ha subito preso le distanze dal comportamento dei suoi supporter, procedendo con l'identificazione dei responsabili dei disordini e disdicendo contestualmente gli abbonamenti dei facinorosi, causando non poche fratture tra il club e quella parte del tifo organizzato. La stessa società ha così deciso di dar vita a un procedimento penale per l'accaduto, con il processo che si è concluso in settimana, dopo quasi due anni da quegli annosi fatti.
La sentenza del Tribunale Provinciale di Málaga è stata forte e senza appello, ufficializzando tre mesi di carcere per i 18 tifosi identificati dal club di casa come appartenenti alla frangia del Fronte Bokerón, aggiungendo il divieto di partecipare alle competizioni legate al calcio per ben 18 mesi. Per quattro supporter inoltre, è stata aggiunta anche una multa di 1.800 euro per i danni commessi in città. Al processo tenutosi, sia la società spagnola che LaLiga si sono confermate parti lese dai gravi episodi accaduti, accelerando nel mese di marzo in particolar modo l'iter giudiziario che ha portato alla condanna dei facinorosi.
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