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Il passaggio di Gianluigi Donnarumma dal PSG al Manchester City è stato uno dei più clamorosi colpi dello scorso mercato estivo. Nel giro di pochi minuti, uno dei più grande protagonisti della grande annata dei parigini si è trovato dalla condizione di titolare inamovibile a grande escluso. Ora, sotto la guida di Pep Guardiola, l'ex Milan ha offerto grandi prestazioni nei suoi primi tre mesi con i Citizens... almeno fino a domenica scorsa.
Da grande protagonista a grande escluso. In poco tempo la situazione per Gianluigi Donnarummasi è completamente capovolta. La clamorosa dichiarazione di Luis Enrique: "Cercavo un profilo differente per il mio gioco" ha letteralmente spiazzato tutti, Donnarumma per primo, e subito le big europee si sono mosse per avere il classe '99. Alla fine l'ha spuntata il Manchester City. Una volta conclusa la cessione di Ederson al Fenerbahçe, la squadra di Guardiola si è assicurata le prestazioni dell'ex PSG per 30 milioni.
Al suo esordio con la maglia dei Citizens, nel derby di Manchester, Donnarumma si è subito presentato con una parata prodigiosa su Mbeumo al 60'. Partita poi finita 3-0 per Haaland e compagni. Il nuovo palco non ha certo intimorito l'ex Milan e anche nella successiva sfida contro l'Arsenal (1-1) l'azzurro compie diversi interventi importanti dimostrando di essersi ambientato perfettamente. Lo dimostrano anche le successive tre partite contro Burnley, Everton e Brentford, in cui riesce a mantenere la porta inviolata in due occasioni.
Nello stesso momento, il nativo di Castellamare di Stabia si dimostra determinante anche nelle prime tre partite di Champions League. Se contro il Napoli non è stato quasi mai chiamato in causa, contro il Monaco compie due parate importanti, anche se alla fine non può nulla sul rigore di Dier che segna il definitivo 2-2. Nella sfida contro il Villarreal è la fortuna a giocare un ruolo importante, poiché in due occasioni Gigio viene salvato dal palo. Ma per il resto si dimostra sicuro e pronto quando serve.
Un inizio certamente memorabile quello del 26 enne nel suo nuovo club: sicurezza e affidabilità si sono rivelate due armi importanti in più di qualche occasione. Armi che, però, si sono smarrite nelle ultime due sfide. Nella sconfitta contro l'Aston Villa e soprattutto domenica scorsa contro il Bournemouth. Il suo primo vero errore da quando veste la casacca dei Citizens. Quell'uscita completamente a vuoto poteva costare caro se poi non fosse stato per il solito Haaland. Un errore può capitare, ma per un portiere della sua caratura si tratta di un errore tanto banale quanto imperdonabile. Soprattutto a certi livelli e di fronte a certi obiettivi.
Un errore che, tuttavia, non cancella le grandi prestazione che fino a qui il numero 25 ha offerto pertanto, come in generale si dice, in questi casi ci si rimbocca le maniche e si riparte, a cominciare dalla sfida di domani sera contro il Borussia Dortmund.
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