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Sadio Manè non dimentica i piedi nudi: niente Ferrari ma regali ai suoi connazionali poveri

Sadio Mané in uno dei suoi tanti viaggi di beneficenza in Senegal

Manè parla a cuore aperto a nsemwoha.com: "Non ho bisogno di mostrare il lusso, preferisco aiutare la mia gente".

Enrico Vitolo

"Non ho bisogno di mostrare auto di lusso, case di lusso, viaggi e persino aerei. Preferisco che la mia gente riceva un po 'di ciò che la vita mi ha dato", campione dentro e fuori dal campo Sadio Mané. L'attaccante del Liverpool, da qualche anno tra i più importanti del calcio mondiale, ha raccontato al portale nsemwoha.com il suo grande impegno nel sociale, specie per i suoi connazionali del Senegal: "Perché dovrei desiderare dieci Ferrari, venti orologi con diamanti o due aerei? Cosa faranno questi oggetti per me e per il mondo?".

Un sentimento forte che nasce dal difficile passato vissuto da Mané: "Ho avuto fame, ho lavorato sul campo, sono sopravvissuto a tempi difficili, ho giocato a piedi nudi e non sono andato a scuola. Ma oggi con quello che vinco posso aiutare le persone. Ho costruito scuole, uno stadio, ho forniamo vestiti, scarpe e cibo per le persone in estrema povertà - ha continuato il numero dieci dei reds . Inoltre, do 70 euro al mese a tutte le persone in una regione molto povera del Senegal per contribuire alla loro economia familiare". Quando segna con indosso la maglia del Liverpool c'è un'intera città che esulta e si entusiasma, ma quando segna gol di beneficenza gli applausi arrivano anche dagli avversari.

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