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Marko Arnautovic ricorda Sinisa Mihajlovic e si commuove: “Sono alla Stella Rossa per lui”

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L'ex giocatore dell'Inter si è commosso nel ricordare il suo ex allenatore ai tempi del Bologna. Avrà la maglia numero 89
Mattia Celio
Mattia Celio Redattore 

Marko Arnautovic si prepara a cominciare la sua nuova avventura con la maglia della Stella Rossa. L'ex attaccante dell'Inter ha tenuto questa mattina la conferenza di presentazione durante la quale non ha potuto fare a meno di ricordare Sinisa Mihajlovic, ex giocatore del club serbo e suo allenatore ai tempi del Bologna. Ma soprattutto, il motivo per cui ha deciso di indossare la maglia biancorossa.

Marko Arnautovic, la Stella Rossa in onore di Mihajlovic: "Glielo avevo promesso"

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Marko Arnautovic e Sinisa Mihajlovic insieme al Bologna (Foto di Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

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Chiusa la sua esperienza con l'Inter, Marko Arnautovic è pronto a iniziare la sua avventura in Superliga. L'ormai ex neroazzurro è ufficialmente un nuovo attaccante della Stella Rossa di Belgrado. Per il classe '89 si tratta della prima volta in carriera in Serbia, paese d'origine del padre. Questa mattina, il bomber austriaco ha tenuto la conferenza stampa di presentazione dove ha chiaramente spiegato che il motivo per cui ha scelto il club biancorosso è perché lo aveva promesso a Sinisa Mihajlovic.

L'ex difensore di Lazio e Inter, scomparso il 16 dicembre del 2022, ha indossato la maglia della Stella Rossa dal 1990 al 1992 conquistando 2 campionati e soprattutto la Coppa dei Campioni nel 1991. Proprio Arnautovic ha voluto ricordare il suo ex allenatore ai tempi del Bologna nel corso della conferenza- Un legame che non si è mai spezzato: "Parlavamo della Stella Rossa ogni giorno - ha dichiarato in lacrime il 36 enne - Quando sono arrivato allo stadio ho pianto più in quei due giorni che in tutta la mia vita. Ho parlato con la sua famiglia. Avevo promesso a Sinisa che sarei venuto alla Stella Rossa e ora sono qui".

Lo stesso giocatore ha voluto raccontare anche il retroscena della trattativa che lo ha portato, in pochi minuti, ad accettare il club di Belgrado: "Mio fratello mi ha detto che c’erano chissà quante offerte. Non volevo parlarne. Tornato a Milano, mio fratello mi ha detto che aveva chiamato il direttore Zvezdan Terzić. Gli ho detto ok, parliamone. È finita in un'ora. Tre ore dopo ero già pronto a volare a Belgrado". L'ex Inter indosserà la maglia numero 89, riferito al suo anno di nascita.