Le sensazioni

Marsiglia, Rabiot: “L’accoglienza ostile nel Classique con il PSG? Mi ha toccato”

Alessandro Savoldi
In conferenza stampa alla vigilia di Monaco-Marsiglia, il centrocampista della nazionale francese ha parlato di diversi argomenti, compresi i fatti di qualche settimana fa
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Adrien Rabiot, ora all’Olympique Marsiglia dopo l’esperienza alla Juventus, ha parlato in conferenza stampa prima della gara contro il Monaco. In palio una buona fetta della qualificazione alla prossima Champions League.

La condizione del Marsiglia e il rapporto tra Rabiot e De Zerbi

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I giornalisti hanno interrogato Rabiot sullo stato di forma del Marsiglia, reduce da un periodo non felicissimo: “Spero che ci siamo ripresi. Arriviamo comunque da una vittoria. L'importante è ritrovare la serenità e la fiducia che abbiamo mostrato qualche settimana fa, soprattutto prima di una partita cruciale come quella di domani. Dal punto di vista del gioco, ci sono state cose buone e cose meno buone. Ora è importante fare punti. Più che il gioco, saranno decisive le vittorie.”

Protagonista anche il ruolo dell’ex Juventus nelle tattiche di Roberto De Zerbi: “Come avete visto, le cose stanno andando bene. All'inizio non era previsto tutto questo. Mister De Zerbi aveva previsto che io giocassi nei due di centrocampo, leggermente più arretrato. Ha cambiato modulo, adattandosi ai giocatori. Mi ha messo un po' più in alto a destra, poi mi ha spostato a sinistra e ha visto che funzionava bene. Posso dare qualcosa dal punto di vista offensivo. Ha anche la garanzia di avere un giocatore che difende come un centrocampista ma in una posizione più avanzata, che può pressare quando si vuole andare a prendere in alto l'avversario. Mi è andata bene, ora ho un ottimo feeling con il gioco. Mi ha permesso di segnare più gol del solito in campionato. L'allenatore è soddisfatto e finiremo la stagione in questo modo. Con la Nazionale francese è diverso: l'allenatore ha altri giocatori a disposizione e propone qualcosa di diverso. Mi sto adattando, sfruttando la mia capacità di capire il gioco.”

Il brutto episodio del Parco dei Principi

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Un passaggio interessante della conferenza stampa ha toccato gli striscioni esposti dalla curva del Paris-Saint Germain contro Rabiot e sua madre Veronique, agente del calciatore. “Non voglio soffermarmi su questo. In campo ero concentrato al 100% sulla partita. Ero libero di giocare. Dopo, quando ho visto davvero quello che c'era scritto sugli striscioni, tutto quello che è venuto fuori. Come essere umano, mi ha toccato. Come calciatore, no. Vedremo cosa succederà in futuro, sono stati aperti dei procedimenti. Ora fa parte del passato.”

Capitolo chiuso, però, per Rabiot, interrogato sul suo stato mentale e fisico dopo qualche acciacco e dopo la vicenda del Parco dei Principi: “Sto molto bene, non volevo rischiare nulla quando ero in nazionale. Ho preferito rimanere in disparte dopo aver parlato con Didier Deschamps, che ha compreso molto bene. Sono motivato al 100% per la fine della stagione, molto concentrato, molto entusiasta e fisicamente mi sento bene.

Le condizioni di Rabiot per restare a Marsiglia

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Spazio anche per dichiarazioni sul futuro del giocatore in maglia Marsiglia: “Sì, la Champions League è una delle condizioni per la mia permanenza. Ne ho già parlato. Per quanto riguarda le mie parole, non ho problemi con gli altri giocatori, sanno benissimo cosa voglio. Ho obiettivi molto chiari all'Om. Chi fa parte della squadra deve avere gli stessi obiettivi della dirigenza e dell'allenatore.

Siamo qui, noi giocatori più anziani, con la nostra esperienza, per ricordare a tutti quanto sia importante per il club. La Champions League comporta molti cambiamenti. Alcuni, essendo così giovani, non capiscono necessariamente di cosa si tratta. A volte bisogna dare una piccola spinta per metterli in moto. Questo fa parte del nostro ruolo. Nessuno può andare il 20, 30% in meno, dobbiamo puntare tutti allo stesso obiettivo”.