Minacce di morte alla famiglia di Di Maria, arrestati i responsabili

Svolta nelle indagini sul caso delle minacce di morte all'indirizzo della famiglia di Angel Di Maria. Lunedì mattina i parenti dell'argentino del Benfica sono stati minacciati di morte: "Dite a vostro figlio di non tornare perché se non lo fa, uccideremo un parente. Nemmeno Pullaro (il governatore provinciale, ndr) ti salverà. Noi non buttiamo piccole carte. Buttiamo piombo e morti". Le autorità di polizia hanno arrestato i responsabili a meno di 48 ore di distanza dai fatti accaduti a Rosario.

Minacce alla famiglia di Di Maria, si dà la caccia a mafie e narcos

Lunedì mattina la famiglia di Di Maria è stata minacciata di morte a Rosario. Come riferito dal responsabile della sicurezza del complesso residenziale, sono state udite quattro detonazioni e subito dopo una Renault Megane si è allontanata dalla zona lasciando un pacco di nylon nero.

All'interno la minaccia rivolta ai famigliari del calciatore argentino del Benfica per impedire un suo ritorno al Rosario Central. Le autorità di polizia sono riuscite ad individuare e ad arrestare i responsabili. Patricia Bullrich, ministro della Sicurezza argentino, attraverso il suo account "X" ha riferito che "i responsabili delle minacce e degli spari contro Ángel Di María e la sua famiglia sono stati arrestati. Pablo Acotto, indagato per traffico di droga, ha confessato nelle intercettazioni di essere l'autore, mentre Sara Belén Gutiérrez e Gabriel Ismael Pastore, complici, sono stati arrestati dalla PFA e dalla Polizia di Santa Fe, attraverso il PDI, mentre stavano progettando di fuggire dalla loro casa". 

Il ministro ha poi aggiunto che si sta dando la caccia "alle mafie, ai narcotrafficanti e a criminali che compiono estorsioni per portare sicurezza alla popolazione di Rosario e a tutti gli argentini".

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo del calcio senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Derbyderbyderby per scoprire tutte le news di giornata.