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Al via la fase più calda e interessante della Nations League, questa settimana partono i quarti di finale. Uno dei match più interessanti nel calendario è senza ombra di dubbio la sfida che mette di fronte all'Olanda i neo campioni d'Europa, la Spagna. Le due nazionali, capaci di offrire calcio spettacolare e ricco di emozioni, si affrontano in un doppio confronto che promette scintille. Il match d’andata si giocherà al De Kuip di Rotterdam, stadio iconico che ospiterà gli Oranje davanti al proprio pubblico, un fattore che potrebbe giocare un ruolo importante nella gestione della gara. Dall'altra parte, però, c'è una Spagna che arriva a questa partita in forma smagliante, forte di una striscia impressionante di risultati utili e di una rosa che combina esperienza e giovani talenti che, tra l'altro, si sono rivelati decisivi anche nella vittoria del campionato europeo della scorsa estate.
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L'Olanda si presenta a questo appuntamento con qualche incertezza. La squadra di Ronald Koeman ha chiuso il girone al secondo posto dietro la Germania, raccogliendo 9 punti in 6 partite. Un cammino caratterizzato da risultati altalenanti, con due vittorie, tre pareggi e una sconfitta. Il dato che più preoccupa i tifosi Oranje è quello difensivo: ben 7 reti subite. Tuttavia, in casa gli olandesi hanno dimostrato di poter essere molto pericolosi, raccogliendo due vittorie convincenti e un pareggio di fondamentale importanza contro la Germania. Proprio questa solidità interna sarà l’arma principale su cui Koeman dovrà fare affidamento per provare a fermare una Spagna che si è dimostrata fin qui dominante.
Se il cammino dell’Olanda è stato incerto, quello della Spagna è stato quasi perfetto. Le Furie Rosse hanno chiuso il loro girone al primo posto con 16 punti, frutto di cinque vittorie e un solo pareggio. Un rendimento impressionante, ulteriormente valorizzato dai numeri offensivi e difensivi: 13 gol segnati e appena 4 subiti, a conferma di una squadra che sa essere tanto efficace in attacco quanto solida in difesa. Ma ciò che impressiona maggiormente è la continuità della Roja: proprio questa è la principale caratteristica della Spagna, che la rende una delle candidate principali alla vittoria del torneo.
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Quando si parla di Olanda e Spagna, il pensiero va immediatamente alla celebre finale del Mondiale 2010, decisa dal gol di Andrés Iniesta nei tempi supplementari. Da allora, le due squadre si sono affrontate altre tre volte, con un bilancio favorevole agli Oranje: due vittorie e un pareggio. Complessivamente, il bilancio storico vede l’Olanda avanti con 6 vittorie a 5, con due pareggi a completare il quadro. Tuttavia, la statistica più interessante riguarda l’ultimo decennio: negli ultimi dieci anni, le due squadre si sono affrontate solo due volte, con una vittoria olandese e un pareggio.
Entrambi i commissari tecnici dovrebbero optare per le formazioni migliori, considerando l’importanza della partita. Tuttavia, l’Olanda dovrà fare i conti con alcune assenze importanti: Dumfries non sarà della partita a causa di un infortunio muscolare, mentre de Vrij e Aké non sono stati convocati per problemi fisici. Per questo, Koeman si affiderà a un 4-3-3 solido, con Van Dijk e De Ligt a guidare la difesa e il trio Gakpo, Brobbey e Simons a cercare di scardinare la retroguardia spagnola.
Olanda (4-3-3): Verbruggen; Frimpong, Van Dijk, De Ligt, Hato; De Jong, Gravenberch, Reijnders; Gakpo, Brobbey, Simons. Allenatore: Koeman.
Dall’altra parte, la Spagna risponde con il consueto 4-2-3-1, puntando sulla qualità dei propri centrocampisti per dettare i tempi della partita. Pedri e Zubimendi agiranno in mediana, mentre il trio Yamal, Fabian Ruiz e Nico Williams supporterà Ferran Torres, preferito a Morata nel ruolo di punta centrale.
Spagna (4-2-3-1): Unai Simon; Mingueza, Cubarsi, Asencio, Cucurella; Pedri, Zubimendi; Lamine Yamal, Fabian, N. Williams; Ferran Torres. Allenatore: De la Fuente.
Guardando il rendimento recente e la qualità delle rose, la Spagna sembra partire leggermente favorita. La squadra di De la Fuente ha mostrato grande solidità e continuità di risultati, mentre l’Olanda ha alternato buone prestazioni a momenti di difficoltà, soprattutto in fase difensiva. Tuttavia, il fattore campo potrebbe giocare un ruolo chiave per gli Oranje, che in casa si sono dimostrati molto più competitivi rispetto alle trasferte. Questo fattore, però, lo avrà a disposizione anche la formazione di De la Fuente, che infatti è la principale indiziata per un posto tra le migliori quattro.
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