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Il calcio inglese non smette mai di sorprendere. A Nottingham, dopo l’entusiasmo per il ritorno in Europa e un avvio di stagione positivo, l’aria si è improvvisamente appesantita. Voci provenienti dall’Italia hanno parlato di un possibile esonero di Nuno Espirito Santo, l’uomo che ha guidato i Forest a una storica qualificazione continentale. Una notizia capace di scuotere l’ambiente, subito bollata come “fake” dalle fonti interne al club ma che ha comunque acceso il dibattito.
Ad alimentare le polemiche sono state le parole del tecnico portoghese in un’intervista a Sky Sports: “Siamo molto lontani, molto, molto lontani da dove dovremmo essere. Sono preoccupato, abbiamo poche opzioni e trovare soluzioni durante la partita è un grande problema.” Dichiarazioni che hanno allarmato, soprattutto perché arrivate poco prima degli innesti di Omari Hutchinson, James McAtee e Arnaud Kalimuendo. Acquisti importanti, ma che non sembrano aver cancellato del tutto le perplessità dell’allenatore sulla profondità della rosa.
A smentire le indiscrezioni ci ha pensato Alex Crook, giornalista di TalkSPORT, che ha ricordato i successi recenti della squadra: "Mi sembra strano, hanno fatto una grande stagione, si sono qualificati per l’Europa e hanno iniziato questo campionato con una vittoria convincente. Le fonti del club hanno definito tutto questo una sciocchezza". Parole condivise anche dall’ex attaccante Troy Deeney, oggi opinionista, che ha sottolineato come una decisione del genere avrebbe effetti devastanti: “Non andrebbe giù né ai tifosi né ai giocatori. Hai iniziato bene la stagione, sei reduce da un’annata straordinaria, e già si parla di esonero? Persino i senatori dello spogliatoio si chiederebbero cosa stia succedendo”.
Arrivato al Forest nel dicembre 2023 dopo le esperienze con Wolves e Tottenham, il tecnico aveva sostituito l’idolo dei tifosi Steve Cooper. Con lui la squadra ha evitato la retrocessione, battendo anche il Manchester United e addirittura i futuri campioni del Liverpool. Lo scorso campionato si è chiuso con un settimo posto e la qualificazione alla Conference League, poi tramutata in Europa League a causa della retrocessione forzata del Crystal Palace per le regole UEFA sulle multiproprietà. Un traguardo che rappresenta un salto storico per il club. Non va dimenticato che, appena due mesi fa, Espirito Santo ha rinnovato fino al 2028: una prova tangibile della fiducia della dirigenza.
Eppure, nel calcio moderno, basta poco per alimentare un ciclone mediatico: una dichiarazione fraintesa, un malumore interno, un’indiscrezione d’oltreconfine. Per ora, la società chiude la porta a qualsiasi ipotesi di esonero. Ma le scintille tra un presidente passionale come Evangelos Marinakis e un tecnico dal carattere forte non mancheranno. Il City Ground, intanto, osserva. I tifosi sperano che queste voci restino semplici chiacchiere di fine estate. Perché dopo aver ritrovato l’Europa, l’ultima cosa che Nottingham vuole è sprofondare nel caos.
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