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L’Argentina, già certa della qualificazione al Mondiale 2026, ha chiuso il percorso con una sconfitta di misura contro l’Ecuador. A decidere la sfida di Quito è stato un rigore trasformato da Enner Valencia, che ha fissato l’1-0 finale. La serata, però, ha avuto un significato particolare soprattutto per Nicolás Otamendi: il difensore centrale del Benfica, capitano dell’Albiceleste in assenza di Messi, è stato espulso al 31° minuto con un cartellino rosso diretto. Un episodio che segna anche l’ultima presenza del giocatore nelle qualificazioni con la maglia della nazionale.
Dopo la gara, Otamendi ha affidato ai social un lungo messaggio dal sapore d’addio alle qualificazioni. "Mi porto dentro questo percorso fatto di lavoro, dedizione e gioia. Sono orgoglioso di questo gruppo oggi, domani e sempre. Questo è stato il mio ultimo capitolo nelle eliminatorie" ha scritto.
Parole che confermano la volontà del difensore di salutare per sempre la maglia albiceleste: già dopo la vittoria contro il Venezuela aveva dichiarato che quella sarebbe stata la sua ultima partita in Argentina. Tutto lascia pensare che il Mondiale 2026 sarà la sua vera ultima avventura con la Seleccion, prima di salutare dopo una lungo percorso da protagonista.
In una sfida dal ritmo alto e giocata a grande intensità, l’Argentina ha sofferto l’aggressività dei padroni di casa. La squadra di Scaloni, pur senza titolari e già qualificata, ha provato a gestire il match ma è rimasta in inferiorità numerica presto a causa dell’espulsione di Otamendi. Al 63° minuto è arrivato il gol decisivo di Valencia su calcio di rigore, che ha regalato all’Ecuador un successo di prestigio contro i campioni del mondo. Nonostante il ko, l’Argentina aveva già blindato la leadership del girone.
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