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Ad ormai poche ore dal sorteggio che stabilirà i gironi del Mondiale 2026, molti esponenti calcistici di spicco iniziano ad analizzare le possibili favorite. Tra questi c'è anche il leggendario ex attaccante dell'Argentina, Gabriel Batistuta, che non sembra avere dubbi. In un'intervista rilasciata a TyC Sports, Batigol si è espresso a favore dell'Albiceleste: "Andranno ancora come minimo in finale. Attualmente sono al top della loro forma. E credo siano una squadra migliore di quella vista in Qatar".
Secondo Batistuta l'aver vinto quattro anni fa, potrebbe dare una marcia in più alla Selección: "Sanno come si fa. Saranno sicuramente molto più rilassati rispetto a quattro anni fa. Sono i campioni in carica e lo dimostreranno ancora".
L'ex centravanti di Fiorentina, Inter e Roma si è poi soffermato sugli attuali attaccanti del Ct Scaloni. Da Messi ad Julian Alvarez e Lautaro Martinez, ci sono elogi per tutti. "Io vedo il solito Messi e credo sarà presente in America. Il Mondiale dura un mese ed è una manifestazione che ti riempie di energia e voglia. Leo tra l'altro in questi mesi può prepararsi anche meglio di quelli che giocano in Europa perché la MLS è più tranquilla".
Il dualismo Alvarez-Lautaro invece per Batistuta potrebbe mettere in difficoltà l'allenatore dell'Albiceleste: "Io li adoro entrambi. Sarà un problema per Scaloni. Entrambi giocano, segnano gol, pressano, tengono palla e sviluppano il palleggio. Inoltre, sono entrambi leader nei loro club e possono da soli mettere in difficoltà la difesa avversaria. Probabilmente potrebbero giocare anche insieme, ma bisognerebbe chiederlo a loro e al Ct".
Infine Batigol si è lasciato andare i ricordi personali, sottolineando il rapporto inizialmente non facile con Marcelo Bielsa ai tempi del Newell's Old Boys: "Bielsa non mi sopportava. Non gli andavo a genio. Per esempio, mi piacevano gli alfajores e li mangiavo senza sensi di colpa. Sono arrivato al Newell's un po' sovrappeso. Avevo 18 anni e pesavo 89 chili. E lui mi disse che ero grasso. Era vero, e mi misero a dieta. Ho sofferto la fame, ma sono sceso a 85 chili, che è il peso che ho mantenuto per quasi tutta la mia carriera".
Il nativo di Santa Fé ha anche parlato della sua vita attuale, decisamente cambiata dopo l'operazione alle caviglie eseguita quattro anni fa: "Durante la pandemia sono andato sotto i ferri per questa malattia alle caviglie. Mi hanno messo una protesi in ogni gamba e sto molto bene. Sorrido, posso camminare e vivere una vita normale . Questo mi ha salvato. Adesso mi diverto, gioco a padel anche se non dovrei e pratico parecchio il golf".
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