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Perovic dal derby di Bucarest all’ospedale: svenuto, perde 2 denti, ma voleva continuare: “Il mio sangue per la Dinamo”

La coreografia "social" della Dinamo Bucarest

Slavko Perovic dopo l'infortunio che lo ha reso incosciente nel derby di Bucarest Dinamo-FCSB 2-1: "La prossima volta - scherza - Cristea contro di me dovrà giocare con un giubbotto protettivo"

Redazione DDD

Slavko Perovic ha sofferto terribilmente nel derby di Bucarest vinto dalla Dinamo sulla FCSB (Steaua), è stato incosciente per alcuni minuti e addirittura è arrivato in ospedale. Ora è fuori pericolo, ma non giocherà nelle prossime partite della Dinamo. L'attaccante ha parlato a Fanatik dopo la vittoria dei "lupi", e ha inviato un messaggio a Cristea, autore del grave fallo su di lui, un calcio al petto.

Il fotografo di libertatea.ro ha colto questa immagine impressionante del giocatore colpito con un calcio al petto

Le parole del guerriero Perovic: "Ho detto ai medici, che diavolo, non vado in ospedale, lasciatemi giocare! Cristea deve indossare un giubbotto protettivo alla prossima partita. La partita è stata meravigliosa, ho avuto un'incredibile voglia di giocare nel primo derby alla Dinamo e speravo di vincere, di giocare bene perché so quanto sia importante questa partita per i nostri tifosi. Problemi al collo prima della partita? Sì, due giorni prima, durante l'allenamento, avevo molto dolore al collo, ma non ho mai avuto il dubbio o il problema di non giocare nel derby dell'FCSB. Avrei giocato con più dolore di quello che avevo in quel momento.

Slavko Perovic, ha perso due denti nello scontro, ma scherza: "Il derby è un derby, non è solo una partita e tutta la sofferenza che devi mettere da parte ed entrare come un guerriero sul campo e vincere. Questo è calcio, succedono cose del genere. La cosa più importante è che ha ricevuto un cartellino rosso e che abbiamo vinto, non è importante che mi abbia colpito. Siamo qui per la Dinamo! Non sono arrabbiato per Cristea, ma alla prossima partita dovrebbe indossare un giubbotto protettivo sotto la camicia. Non ricordo quando sono stato colpito, ma ricordo di essermi svegliato in ambulanza. Poi ho combattuto con i dottori perché volevo giocare e mi hanno detto "non muoverti, arriveremo in ospedale tra pochi minuti". Immediatamente, che diavolo, non vado in ospedale, lasciatemi continuare a giocare. Come sto adesso? Va bene, ho due denti mancanti e il labbro superiore è totalmente distrutto, con problemi al naso e al viso, ma questo è lo sport, questo è il calcio. Non mi lamento di questo. Il mio piacere è combattere e dare il mio sangue alla Dinamo e a questi magnifici tifosi. Tutto dipenderà dal recupero, vedremo. Voglio andare ad allenarmi domani, ma non me lo permettono. Ma sono sicuro che tornerò molto prima di quanto il mondo si aspetti".

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