Contattato telefonicamente da Europa Calcio, Gurenko ha parlato di questa sua esperienza alla guida della squadra biancazzurra. L’inizio del torneo non è stato positivo, in quanto sono arrivate 2 sconfitte in altrettante gare (l’ultima sabato nel derby perso 3-2 contro l’FC Minsk), ma la stagione è appena cominciata e i giochi sono apertissimi.
calcio estero
Perso il derby di Minsk, ecco Sergey Gurenko: “La Bielorussia è piccola, possiamo giocare, indimenticabili gli anni con Capello…”
Durante la lunga carriera da calciatore, nel ruolo di terzino destro, Sergey Gurenko ha giocato anche in Italia, vestendo le maglie di Roma – che nel luglio 1999 lo acquista dalla Lokomotiv Mosca -, Parma e Piacenza. Con i ducali ha alzato al...
Il campionato della Dinamo Minsk non è cominciato bene. Cosa non ha funzionato? “Abbiamo una squadra rinnovata, con tanti nuovi calciatori giovani. Giochiamo bene ma il risultato non è ancora arrivato. Ma se continuiamo a giocare così, sono sicuro che arriveremo nelle prime tre posizioni. La Vysshaya Liga? Non è facile giocare da noi. Tutti quelli che arrivano qui pensano che sia un campionato molto facile, ma poi quando cominciano trovano diverse difficoltà. C’è poca tecnica e tanto fisico, e in tanti corrono e picchiano. Inoltre, rispetto ad altri paesi come Italia e Spagna, non abbiamo tanta qualità. Aleksander Lukashenko? Credo che con quella frase sulla vodka contro il virus il presidente stesse scherzando. La verità è che la Bielorussia è un paese piccolo e chiuso, e quindi è più facile controllare tutto. Per fare un esempio, in Italia arrivano turisti da tutto il mondo, qui no. Inoltre, sempre in Italia c’è molta più gente anziana, e quindi purtroppo più facilmente a rischio“.
A proposito di Italia, segue ancora la Serie A? “Sempre, soprattutto Roma e Parma: le guardo sempre. Quando vestivo la maglia giallorossa ero in squadra con grandi campioni. Ora c’è Fonseca e devo dire che mi piace molto il suo gioco offensivo, è molto interessante. La squadra vuole sempre attaccare, per i tifosi è molto bello. Ma la squadra del campionato italiano che quest’anno mi piace in assoluto più di tutte è l’Atalanta: gioca un calcio molto rapido e moderno. Il suo ricordo più bello? Gli anni con Capello sono stati indimenticabili, è stato bello e al contempo molto interessante lavorare con lui. E poi, come dicevo prima, eravamo fortissimi. Però io volevo giocare. Alla Roma avevo davanti a me Cafu e Candela, due campioni. Entrambi erano probabilmente nel momento migliore della carriera. Io ero contentissimo, però volevo appunto giocare con continuità“.
© RIPRODUZIONE RISERVATA