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Premier League, la fidanzata del giornalista ucciso: “Non vendete il Newcastle ai sauditi”

NEWCASTLE UPON TYNE, ENGLAND - FEBRUARY 01: A Newcastle United fan looks on prior to during the Premier League match between Newcastle United and Norwich City at St. James Park on February 01, 2020 in Newcastle upon Tyne, United Kingdom. (Photo by Mark Runnacles/Getty Images)

Hatice Cengiz, ex compagna di Khasshoggi, ha deciso di sposare la causa di Amnesty International e si è fortemente schierata contro la cessione del Newcastle ai sauditi

Redazione DDD

di Consuelo Motta -

Assassinato da sicari nell’ottobre del 2018 mentre si trovava nel consolato saudita di Istanbul, la storia di Jamal Khasshoggi continua a fare storia, anche nel calcio. Una storia che continua a pesare come un macigno sulle spalle dell’erede al trono saudita Mohammed bin Salman, che ora vorrebbe rilevare il Newcastle. La ex compagna del giornalista si schiera al fianco di Amnesty International e lancia un appello alla Premier League. A questo proposito, la ricercatrice turca Hatice Cengiz, ex compagna di Khasshoggi, che ha deciso di sposare la causa di Amnesty International, si è fortemente schierata contro questa operazione. “Non dovrebbe esserci posto nel calcio inglese per coloro che sono credibilmente accusati di atrocità e omicidio”, ha scritto in una lettera in sostegno di quanto espresso da Amnesty International in una nota di qualche giorno prima: “Il coinvolgimento saudita nell'acquisto del Newcastle United è un tentativo di coprire gli abusi del regime”.

Appello al Newcastle della compagna di Khashoggi

Il 34enne erede al trono saudita è accusato da Amnesty Inetrnational e dalla CIA di essere il mandante dell’omicidio del giornalista del Washington Post, reo di sostenere posizioni contrarie a quelle del principe e del governo saudita. MBS, vice Primo ministro e ministro della Difesa dell'Arabia Saudita, in linea con il Piano Vision 2030 di diversificazione economica, avrebbe ora deciso di rilevare l’80% del Newcastle United, insieme al fondo PIF, per un totale di 300 milioni di euro. Non solo. Secondo quanto riporta Repubblica, contro l’operazione si schiera anche beIN Sport, colosso televisivo del Qatar, che detiene imponenti diritti televisivi sulla Premier League. L’AD della rete Yousef al-Obaidly, in una lettera inviata ai principali club inglesi, accusa il governo saudita di favorire da anni, il furto dei diritti commerciali della Premier League attraverso il servizio pirata beoutQ. Negli ultimi mesi, approfittando della crisi mondiale causata dal Covid-19, il fondo del principe saudita è entrato nel gruppo delle crociere Carnival e in quello di Live Nation, colosso dell’intrattenimento live.

Nonostante l’accordo per rilevare il Newcastle sia quasi in dirittura d’arrivo, la Cengiz sottolinea, sempre nella lettera riportata dal The Guardian, che questa scelta potrebbe cozzare coi principi della Premier League. Come riporta l’agenzia Nova, nell’atto costitutivo della Lega inglese si legge infatti che “è proibito il controllo di un club da parte di un soggetto che avrebbe avuto una condotta considerata penalmente rilevante in territorio britannico”. La proposta d’acquisto sarà vagliata dalla board inglese della Premier, che potrà accordare o meno la definizione dell’affare.

 

 

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